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The National “Trouble Will Find Me” Sul nuovo album dei The National ho una notizia buona e una cattiva da comunicarvi. Partiamo da quella cattiva: “Trouble Will Find Me” è il solito disco dei The National. Chi si aspettava qualche novità, qualche variazione nelle atmosfere, un passo in una direzione maggiormente rock o al contrario una più verso il pop, o qualche sperimentazione elettronica, o addirittura un disco dubstep, resterà deluso.
Veniamo alla notizia buona: “Trouble Will Find Me” è il solito disco dei The National. Cosa che significa che è il solito grande disco. La band è ispirata, continua a scrivere canzoni splendide nella sua usuale maniera. Non mancano il cantato profondo, indolente e allo stesso tempo da brividi del cantante Matt Berninger, un Leonard Cohen moderno, così come rispondono “Presente!” le consuete ballate suonate con piglio leggermente rock. Ai loro classici del passato come “Fake Empire”, “Mistaken for Strangers” e “Bloodbuzz Ohio”, più “The Rains of Castamere” suonata per la serie Game of Thrones, a questo giro si aggiunge un’altra ricca manciata di brani meravigliosi. Su tutti l’uno-due d’apertura d’applausi e da lacrime composto da “I Should Live in Salt” e “Demons”, più l’ondeggiante singolo “Sea of Love” e una “I Need My Girl” che rimane incollata in testa.
Con questo nuovo lavoro ancora più che in passato, i The National mi ricordano da vicino i R.E.M., una indie band diventata famosa suo malgrado, quasi contro voglia. I The National a livello international non sono altrettanto popolari, e a meno che non tirino fuori una “Losing My Religion” probabilmente non lo diventeranno mai, però ogni loro album è una garanzia. Un po’ come quelli dei R.E.M. prima che la band finisse R.I.P.. Niente che possa rivoluzionare il panorama sonoro mondiale, soltanto una galleria di canzoni che sai già ti emozioneranno. Questo è ciò che sanno fare i The National. Questo è il loro nuovo album. Questa è la notizia cattiva, ma soprattutto quella buona. (voto 7,5/10)
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