Chi pulirà le mille sfoglie e con che soldi?
L’architetta buonanima, Gae Aulenti, per la stazione aeroportuale si era ispirata ai merli dei nostri castelli, progetto decapitato di un piano e svilito nel suo complesso. L’architetto, Mario Cucinella, per l’Università si è invece ispirato ai ghiacciai, alla loro suggestiva stratificazione (in un altro progetto simile si era lasciato orientare dalla sinuosità delle dune). Il nostrano architetto buonanima, De Bernardi, per la piazza Narbonne si era lasciato influenzare dai quattro elementi della natura: acqua, aria, terra e fuoco, uno dei quali: l’acqua è stato successivamente sostituito con la terra a causa di un difetto di impermeabilizzazione. Non ricordo invece a cosa si sia rivolto l’architetto Bruno per progettare la piazza Severino Caveri, sicuramente a un incubo. Prendiamoci il coraggio fantozziano e diciamo che tutti questi progetti sono una CAGATA PAZZESCA! Ma quali ghiacciai, fuochi e fiamme, torri e merletti, questi si sono divertiti nelle citazioni e negli scarabocchi e noi dobbiamo convivere con dei mostri succhiasoldi! Provate a immaginare la torta mille foglie quando sarà sporca che meraviglia! L’unica speranza è che i soldi per questo ennesimo schifo non ci siano: la povertà a volte può trasformarsi in fortuna o perlomeno in una opportunità.