In Calabria l’emergenza è reale, e, le parti sociali continuano la loro lotta, quasi di frontiera. Oggi pubblichiamo parti di un intervento di Antonino Maria Calogero, segretario generale della CGIL della Piana di Gioia Tauro: Il futuro di ogni giorno è lontano dalla Calabria surreale che il Presidente (Scopelliti ndr) ci fa sperare. Passo dopo passo, il declino verso la sofferenza ed il disagio sembra divenire inarrestabile.”
Alle Fdc, di questi tempi, si lotta contro chiusure, tagli, mobilità, che sono licenziamenti,e riduzioni di salario,era, dunque, allora legittimo chiedere impegno e garanzie; si chiede il segretario generale della Cgil della Piana se non sia compito di chi governa trovare soluzioni per salvaguardare il lavoro , i redditi e la qualità della vita dei lavoratori e dei cittadini, se per il lavoro poco si fa, per la sanità ancora meno. Dichiara Calogero: oggi, nonostante visite e conferenze di tuttala Giunta Regionale, promesse di riorganizzazione di ogni sorta, può smentire che i cittadini della Piana diGioia Tauro, sono costretti anche per una cura banale ad affrontare sacrifici e viaggi. Da quanto è dato sapere, aumentano le inefficienze, le chiusure vengono attuate senza programmazione chiara e non si trova o forse cerca una soluzione decente, soluzione alternativa .
Secondo Calogero, il Presidente Scopelliti dovrebbe, forse, fare un pò di autocritica e rivedere molte scelte se a Gioia Tauro, la città della Piana , che gli ha dato la percentuale più alta del consenso le proteste si alzano un giorno si e l’altro pure. E ‘singolare che i più acerrimi oppositori politici alle scelte del Direttore Squillacioti siano il Sindaco di Gioia Tauro e la sua giunta, da tempo sono espressione dell’Udc , una forza politica che sostiene il centro destra in Calabria ; più volte, addirittura, anche la capogruppo del Pdl di Gioia Tauro ha tuonato contro le scelte sanitarie sul territorio. Ci troviamo di fronte ad un idea bipartisan del fallimento, da parte della Regione Calabria delle politiche sanitarie.
La situazione in Calabria è al limite, continuano i viaggi della speranza, i casi di malasanità sono dilaganti, mancano i servizi sul territori, i ticket sono più cari del Paese. Il dottor Calogero poi, nella sua nota puntualizza che l’ospedale che si andrà a costruire non soddisferà affatto il bisogno di posti letto del territorio, essendo di gran lunga al di sotto delle medie e dei parametri che indicano i livelli minimi assistenziali.
Il sindacato poi si interroga se, Piana sulla trasparenza , se serve a dare garanzie che tutto avverrà nel pieno rispetto della legalità.
Noi non pensiamo affatto che questo basti e siano certi di non aver sbagliato nell’esserci preoccupati, nel momento in cui abbiamo osservato che veniva scelta, come struttura di servizio, una Spa –Infrastrutture Lombarde- che, come è facilmente noto a tutti, in passato al di là poi dei risultati processuali, è stata attenzionata dalla magistratura. E’ forse non corretto investire la magistratura qualora ci siano dubbi e perplessità nell’appliccazione delle norme?
In proposito ,vorremo capire che problemi, eventualmente, si possono avere quando si viene chiamati a chiarimento ? pensiamo che questa , se si realizza , possa essere solo la migliore occasione per ribadire la giustezza del proprio operato.
Conclude Calogero: “Vogliamo una Calabria, una Piana di Gioia Tauro, forti di azioni concrete , non solo di propaganda, in grado di affrontare con minori sofferenze una crisi globale. Vogliamo ancora sperare in un futuro migliore.”
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