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Per accedere al Devero si prende la superstrada per il Sempione sino all’uscita di Crodo – Val Formazza, si passa l’abitato di Crodo e si giunge a Baceno dove, al bivio, si prende la strada a sinistra e pochi km dopo si parcheggia l’autovettura (nei periodi invernali ed estivi si paga il biglietto e si prende la navetta per accedere al parco). L’escursione proposta è molto semplice ma suggestiva se fatta nel periodo autunnale, quando i larici cambiano colore ed infiammano il bosco. Lasciata l’auto o la navetta si giunge alla piana del Devero, subito sulla destra si imbocca un sentiero che ci permette di arrivare all’alpe Crampiolo in circa 30 minuti. Lo spettacolo che la natura ci propone è di grande suggestione: il torrente attraversa il piccolo abitato, i larici sono nel pieno della maturazione autunnale ed il cielo limpido propone un grande contrasto di colori. Passiamo il gruppo di baite e rifugi per portarci nei pressi della diga del lago continuando estasiati ad ammirare il panorama che la montagna ci regala. Superato il muraglione della diga ci fermiamo ad osservare i riflessi delle montagne nelle placide acque del lago, sono facilmente distinguibili il Cobernas, il Tanzonia ed i pizzi del Busin. Si riprende il percorso seguendo il sentiero che aggira il lago sulla sinistra sino a giungere all’alpe Codelago dove, sulla sinistra, si stacca il sentiero per la Valdeserta. Siamo a circa metà lago e siamo leggermente saliti di altitudine, poi il sentiero perde leggermente quota e camminando su di una morena e si arriva a costeggiare il lago sino a giungere ad una baita isolata con due tavolini e delle panche; consiglio vivamente di fermarsi a contemplare il paesaggio in questa zona in quanto i riflessi ed i colori sono veramente intensi. Dopo questa breve sosta riprendiamo il percorso giungendo alla fine del lago dove sulla sinistra, appena passato un ponte sul torrente, si stacca il sentiero che porta prima al lago di Pianboglio e dopo alla bocchetta d’Arbola. Da questo punto si hanno le migliori inquadrature sul lago e della natura circostante, in quanto le montagne del Devero che prima avevamo sulla sinistra a picco sopra di noi, ora si lasciano ammirare in tutta la loro bellezza, si nota in particolar modo il pizzo Fizzo. Continuiamo il percorso all’aperto e nelle vicinanze della grande macchia blu sotto di noi sino ad arrivare ad una curva dove si intravede il sentiero che entra nel bosco, un’ultima occhiata al lago ed a tutto quello che lo circonda; entriamo nel fitto del bosco congiungendoci al grande sentiero denominato GTA (gran tour delle alpi) che in breve ci porta al muraglione della diga. Ci riportiamo nell’abitato di Crampiolo passando sulla sinistra del muraglione così da chiudere un bel percorso ad anello. Giunti all’alpeggio non possiamo non fare una piccola deviazione (5 minuti) per ammirare il lago azzurro o lago delle streghe. Non torniamo sui nostri passi ma prendiamo il sentiero che conduce all’alpe Campello per ammirare alcune belle baite ed in pochi minuti si è di nuovo alla piana del Devero per riprendere i mezzi che ci porteranno a casa. Il dislivello dell’escursione è veramente contenuto (tra i 200 e 300 metri in funzione dei saliscendi nel costeggiare il lago), pericoli non ve ne sono; non ho idea di quante ore ci vogliano per fare il giro proposto in quanto tutte le volte che mi sono cimentato in questa gita ho passato molti minuti fermo ad ammirare il panorama, cosa che consiglio a tutti di fare.
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