Novellara (RE): uno dei portici occupati dal Mercatino dell'Antiquariato. ©2014 Gianluca Vecchi
di Gianluca VecchiHo sempre avuto una certa preferenza per la provincia di Reggio Emilia, un po' per ascendenze genetiche, un po' per l'effettiva bellezza di questo lembo d'Emilia. La cartolina di oggi arriva dalla cosiddetta Bassa, la porzione di Pianura Padana che si distende verso il Po e di cui Novellara è uno dei centri più belli.
Al giorno d'oggi Novellara è famosa soprattutto per essere il paese di Augusto Daolio e dei Nomadi. Però è anche un borgo di origine antichissima, che possiede un bel castello (la Rocca) e numerosi portici sparsi per le sue vie. I portici sono arredi urbani tipici dell'architettura emiliano-mantovana, i quali a Novellara forniscono la sede temporanea per il Mercatino dell'Antiquariato. Questa fiera ha cadenza mensile e ha luogo, ormai da diversi anni, ogni prima domenica del mese.
Il termine "mercatino" è forse un po' fuorviante, in senso dimensionale, visto che le numerose bancarelle riempiono tutti i portici del centro (che ha come suo punto focale Piazza Unità d'Italia) e strade limitrofe. Vi si trova di tutto: mobilio, monete antiche, attrezzi contadini, artigianato vario, dischi, libri e così via. Per locali e visitatori dal circondario è un'appuntamento fisso, anche solo per una semplice passeggiata in questo bellissimo paese: sempre gettando occhiate tra i banchi in cerca di qualche affare, naturalmente. In coincidenza con il mercatino si può visitare la già citata Rocca, con i suoi musei e l'acetaia comunale: potete trovare le info utili qui. E se non avete voglia di mostre ed esposizioni, potete sempre fare due passi nel suo grande cortile e nel suo fossato (ora vuoto).
Novellara è in una posizione abbastanza strategica nella sua provincia, quindi anche per visite in giornata si può abbinare ad altre tappe. Il capoluogo Reggio Emilia è a pochi chilometri di distanza, così come il Po ed alcuni centri abbastanza noti della riva reggiana, come Guastalla, Boretto e Brescello (la "patria" di Don Camillo e Peppone). Allungando di poco il passo si può scavalcare il Padre dei Fiumi ed arrivare in terra mantovana, per esempio a Viadana, una delle sedi d'eccellenza del rugby italiano. Prendete una cartina e sbizzarritevi. Il lato gastronomico non lo cito neanche: da queste parti mangiare bene non è un problema!
Saluti, alla prossima cartolina!
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