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Una Chiesa lontana, anzi svanita

Da Paolob
L'ometto con il parasole rosso e con la gonna, con tutto il suo gerontocomio al seguito, se ne è andato, senza lasciare, lo sanno anche i suoi più convinti adepti, alcun segno.
E' stato tutto un casino organizzativo, un continuo viavai di elicotteri e di sirene spiegate, ma in fondo è come se non fosse successo nulla.
Anche la gente andata all'aeroporto di Bresso, parliamone...
Dovevano essere più di un milione prima ancora di iniziare la settimana (chissà come fanno i giornali a prevedere queste cose, danno sempre la sensazione di saperne di più del povero uomo della strada, ma secondo me sono solo sparate a caso o veline che calano dai piani alti...) e sono stati 'effettivamente' un milione, non uno in più, non uno in meno. Così dicono...
Un milione di 'fedeli', famiglie con zainetto, giovani coppie, ciellini incalliti, scout militanti, giovani seminaristi, fondamentalisti cattolici con la bava alla bocca, meridionali, polentoni, immigrati, piccoli, grandi, magri, obesi alle prese con la dieta Dukan.
Ma tutti, ne sono certo, sono tornati alle loro case delusi, fintamente soddisfatti, amareggiati da una Chiesa sempre più lontana, sempre più isolata, sempre più finta.
Il mondo, nel suo momento più difficile dal dopoguerra, alla ricerca di stabilità economica, ma anche di speranza, di serenità e poter contare su 'qualcuno', ormai rivolge le sue preghiere verso altri miti, credo, fantasie.
E' triste vedere la Chiesa, istituzione che ha fatto sicuramente la storia del mondo occidentale - aldilà della sua attività spirituale - sia ormai diventata un luogo di veleni incrociati, di omertà e convivenza con alcuni dei più spaventosi crimini umani, offrendo a fedeli e non, un'immagine degradata e molto, molto umana.
Ormai avere un'opinione nei confronti della Chiesa esula da qualsiasi considerazione spirituale.
Oggi lo sdegno è tutto politico, sociale, e di onestà.
Tutto molto umano, terreno...

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