Uno dei cunicoli scoperti ad Ani (Foto: AA)
Ani, città di almeno 5000 anni di età situata al confine turco-armeno, nella provincia di Kars, ha rivelato agli archeologi i suoi sotterranei segreti. Si tratta di canali per l'acqua, alcune celle di qualche monaco sconosciuto, sale di meditazione, enormi corridoi, tunnel intricati, labirinti in grado di far perdere a chiunque il senso dell'orientamento.A fare l'importante scoperta è stato il ricercatore storico Sezai Yazici nel 2011. E' stato lo stesso studioso a presentarla, di recente, ad un simposio internazionale. Fu George Ivanovic Gurdjieff, che aveva trascorso la maggior parte della sua giovinezza a Kars, ad aver individuato la "vita sotterranea" di Ani. Con un amico, Gurdjieff aveva liberato qualche tunnel dalla terra ed aveva trovato mobili tarlati, vasi rotti ed un pezzo di pergamena scritta in armeno antico appartenente ad una lettera scritta da un monaco ad un altro monaco.
Con il tempo Gurdjieff apprese che aveva casualmente scoperto una famosa scuola esoterica mesopotamica che era stata costruita proprio nel luogo dove era tornato alla luce il frammento di pergamena. Questa scuola fu attiva tra il VI e il VII secolo d.C., dopo venne trasformata in monastero.
La maggior parte delle strutture sotterranee e delle grotte furono, negli anni, utilizzate come case. Attualmente se ne contano 823, alcune delle quali difficili da raggiungere.