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Una città vintage

Creato il 29 agosto 2012 da Guidoeug @EugenioGuidotti

Adelaide, SA, 29 ago 2012, ore 15:12, autobus 190

Il cambio di città si è fatto sentire. Appena arrivato nella capitale del Southern Australia non sapevo proprio come reagire. Certo all’inizio mi aspettavo qualcosa di simile a Perth, solo più grande. Purtroppo o per fortuna, non è così.

Non riuscivo assolutamente a trovare la chiave di lettura di questa città. Adelaide. La Lonley Planet segnalava che gli abitanti di questa città vanno molto fieri del fatto che il loro inizio non è stato segnati dai galeotti, come Sydney e Melbourne, ma solo da uomini liberi che hanno deciso di fondare un nuovo insediamento in una nuova parte dell’Australia. Si aggiungeva, inoltre, che questo vanto è stato un po’ anche un freno per questa città, poiché molte novità non sono mai sbarcate qui in quanto ritenute un danno per l’atmosfera tradizionale del luogo. Quest’atmosfera la si trova ovunque passeggiando per le strade di Adelaide. Molti edifici, soprattutto le case, sono proprio quelli che sono stati costruiti agli albori dell’insediamento. Le case caratteristiche australiane, a due piani e con balcone e portico frontali, tutte ricamate di fronzoli e dallo spirito coloniale, sono disseminate per le strade anche appena usciti dal centro. Pochi edifici moderni e grattacieli. Il CBD non esiste, almeno non come a Perth. L’unico spazio in cui si possono trovare dei grattacieli è l’area della Victoria Square, ma si parla di pochissimi edifici.

Non so come ho fatto a rendermene conto, ma all’improvviso ho come avuto la sensazione di essere negli anni’70. Le vie larghe e piene di auto parcheggiate, le centraline colorate a strisce, gli alberi vestiti con panni di lana colorati, le insegne dai vecchi caratteri, gli interni degli autobus. Tutto richiama alla mente la decade dal 1970. Sembra quasi di essere arrivati qui grazie ad una macchina del tempo.

Una città vintage

Sono capitato su un autobus nell’orario in cui uscivano i ragazzi delle scuole superiori. A parte che gli interni del mezzo erano a fantasia scozzese rossa e verde, poco imbottiti e dalle finiture in tubi di acciaio cromati, ma le divise degli studenti sembravano davvero quelle di un’altra epoca: righe orizzontali e tinte colorate non sgargianti. E’ come vivere in un deja vù. Anche se non ho mai visto di persona quel periodo, i film americani me lo hanno fatto conoscere abbastanza per poter dire che non sarei affatto sorpreso di vedere in King William Street un Clint Eastwood versione ispettore Callaghan che indaga sul caso Scorpio. Una città che non si è aggiornata. Hanno tutto quello che c’era a Perth, solo che sembra più vecchio: vintage. 

Una città vintage



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