Magazine Diario personale

Una Clementina fa primavera

Da Kisciotte @Kisciotte_Dixit

Ieri è iniziata la Primavera.

La spiegazione scientifica che una rondine non faccia primavera, la lascio all'esimio professor Hofmann.

La considerazione che una rondine pur non facendo primavera faccia comunque felice il rondone, la lascio alla vostra perspicacia.

Lascio invece alla mia esperienza qualche considerazione sulla primavera e le rondini.

Oggi ho preso un giorno di ferie, perché le rondini che fanno primavera sono opinabili, invece gli gnocchi che fanno giovedì sono pappabili.

Ieri il papà è andato al parco Lambro per insalata matta e ortiche. Ha bollito le ortiche e oggi a pranzo gnocchi alle ortiche con sugo di pomodoro e grana.

Poi si presentava il solito problema di dover favorire la digestione di tre porzioni ingurgitate.

Allora ho capito che era primavera, nonostante nessuna rondine sia venuta a picchiettarmi al vetro della finestra. Invece di cercare qualche mostra dove andare a zonzo, mi sono messo in braghette corte, zaino in spalla e sono sceso in cantina a ritrovare Clementina.

Voglio molto bene a Clementina, stiamo assieme tutte le estati da almeno vent'anni.

Lui vuole bene a Bianca, io voglio bene a Clementina, ognuno ha l'amore suo.

Siamo andati a ritrovare il nostro alberello al parco di Monluè: una bella pedalata, una bella passeggiata nei prati (con raccatto di tre bottiglie di birra vuote, abbandonate tra l'erba da altrettanti coglioni incivili, quindi gettate nel cassonetto del vetro dietro la chiesetta), un bel lancio di rami nel Lambro per dare la sveglia alle anatre, qualche palleggio col pallone. Come prima uscita che inaugura la stagione primavera-estate, può bastare. Abbiamo davanti mesi e mesi di weekend di scorpacciate di pedalate e prati.

Abbiamo salutato l'alberello, che è ancora spoglio, ma lo vedremo, come tutti gli anni, germogliare a giorni, poi diventare verde, poi fiorire, poi attendere l'autunno. Tra l'altro vedremo se anche quest'anno, come nei due precedenti, sarò così pirla da beccarmi la solita puntura d'ape nell'unica settimana che il prato sotto l'albero è ricoperto dai petali della fioritura dell'alberello.

Volete vincere facile? Scommettete che sì, pure quest'anno camminerò scalzo e cauto e come l'anno scorso mormorerò all'alberello "Voglio proprio vedere se anche quest'anno mi becco un pungiglione nell'alluce come l'anno scor...uaaaaahiaaaaa!"

Abbiamo detto "Ciao alberello, ci si becca presto!" e abbiamo preso la via del ritorno.

Ci siamo fermati a lasciare una porzione di gnocchi alle ortiche dentro un sacchetto sulla maniglia della Maison Telemaco. Perché girare in bicicletta e andare al parco mi rende molto social man!

Siamo arrivati a casa, Clementina ora è giù nella stalla, ehm nella cantina a riposare, sognando che sabato la riporti al parco. Io, sdocciato e sbarbato, aspetto sabato per tornare al parco con la mia Clementina da sogno.

Clementina mi fa proprio primavera!

Ah, riguardo le rondini, sono tra gli esseri viventi che maggiormente mi aprono il cuore. Me le gusto tutte le estati, come le gusto da sempre. Però è proprio questo il punto. Le rondini non mi hanno mai fatto pensare alla primavera. Per me le rondini rappresentano i caldi, tiepidi tramonti estivi, quando la spietata calura del carro di Apollo cede la scena a queste creaturine saettanti.

Sia nei campi della casa alla Santissima, sia sopra i prati di Monluè.

Riporto questo passaggio, estratto da un romanzo che sto leggendo, dedicato alle rondini.

"[...] Su in cielo volavano delle rondini, che piegando in curve, a precipizio si buttavano giù, e risalivano sempre in perfetto controllo del volo, come se le tenesse un elastico; [...]"

[ La signora Dalloway di Virginia Woolf]

A chi poi volesse leggere un romanzo dove le rondini sono magiche attese tra le dune, all'orizzonte dei loro deserti, segnalo Il viaggiatore notturno di Maurizio Maggiani.

K.


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