In occasione del perielio, l' ESA ha rilasciato un nuovo modello della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko molto più accurato rispetto alle prime simulazioni di circa un anno fa ed un utile strumento interattivo che consente di esplorare la forma e la geologia del nucleo, osservandolo anche dal punto di vista di Rosetta.
A luglio 2014 la fotocamera OSIRIS svelava l'inaspettata forma a due lobi di Chury che, oltre ad incuriosire gli scienziati, costituiva una sfida non programmata per la navigazione della sonda. Il team Dinamica del Volo necessitava perciò di nuovi modelli per pianificare le operazioni.
I primi sono stati realizzati utilizzando un metodo chiamato " silhouette carving" con il quale il nucleo prende forma partendo dalle immagini della NavCam "spalmate" su un corpo tridimensionale virtuale, che man mano viene "intagliato" ed adattato. Le immagini riprese da nuove angolazioni possono essere integrate nella simulazione per rendere il modello più preciso.
Il passo successivo è stato quello di identificare dei punti di riferimento sulla superficie della cometa: i primi 30 sono stati scelti manualmente dal team, tutti facilmente riconoscibili come buche, valli o dossi. Le quote topografiche sono state poi determinate sfruttando viste stereoscopiche.
Ma gli esperti di Rosetta non sono stati gli unici a lavorare sul modello 3D della cometa. Tra gli appassionati di immagini spaziali, Mattias Malmer ha ottenuto ottimi risultati, fin dall'inizio, quando i dati a disposizione erano ancora molto pochi (avevamo incluso in un nostro post, una suggestiva ricostruzione 3D del sito di atterraggio Agilkia). Partendo dai suoi prototipi, l'ESA ha deciso di sviluppare il View Rosetta's comet, un'applicazione web basata sulle immagini della NavCam di Rosetta rilasciate nell' Archive Image Browser.
L'applicazione, in versione beta, è open source in modo tale che tutti gli appassionati possono contribuire ed arricchirla ulteriormente.
Maggiori informazioni sul tool sono disponibili qui.