Allora, sono stata a Parigi e non starò qui a farvi un reportage su quanto è bella la tour Eiffel o su quanto sia la mia città preferita. Sono andata per pochi giorni e ho fatto la vita da parigina, ho girato molto a piedi e ho preso poche volte la metro, preferendo la bici; ho visto come hanno reso bellissimo il quartiere in decadenza della villette con giostre e divertimenti per bambini nonché librerie moderne e bellissime e ho visitato la città della musica sempre nel quartiere della Villette ( anche se ancora devono finirla del tutto). Ho un nuovo quartiere preferito che è quello di rue Charonne nell'XI arr. Bastille, pieno di ristoranti bellissimi ( se vi capita mangiate da Septime), negozi come cos e repetto ma anche piccoli negozi con marchi emergenti e molto interessanti e ovvimente bellissime negozi di giochi per bambini.
Septime
Al museo dell'art ludique ho visitato la mostra di Miyazaky sui layout disegnati a mano per creare i suoi bellissimi capolavori e vi consiglio di controllare se capiterà nella vostra città o in una capitale che vorrete visitare perché se amate il disegno è veramente interessante come esposizione.Guardandomi in giro ho potuto farmi un bel reportage mentale su quello che ora piace indossare alle parigine, intendiamoci bene, niente che noi italiane attente alla muuoda non conoscessimo già e, intendiamoci bene, non mi sono messa a fotografare le donne per strada come un disperato in cerca di attenzioni alla fescionuic, ho preso alcune immagini da Pinterest per farvi avere un'idea visto che giusto ora cominciamo a coprirci come si deve.
Il cappottoCappotto o nero, o color cammello. E Basta. Ampio, lunghissimo con taglio maschile e possibilmente portato con la manica leggermente arricciata.
le adidas
Stan smith o superstar e basta. portate con i pantaloni neri,con le tute, con le gonne e anche con tutto quello che ha taglio maschile ma da sera. Tre sole uniche alternative alla sneakers adidas: la decolletè nera, gli i boots bassi tipo ankle o pistol e le ballerine ( sì lo so).
Allover ( la tuta parlando come si magna)E poi boh, io un po' ci sono rimasta male perché mi sembrano così complicate da abbinare ( come faccio a farela pipì se poi è anche freddo) e da portare, ma era davvero un brulicare di tute. Allover in seta nera, in denim, in tessuti con piccoli disegni e, udite udite, anche con il fondo a zampa di elefante!
E poi capelli molto naturali, con la divisa centrale, trecce e cappelli da uomo o beanie, camicie bianche e da uomo su pantaloni chino beige e una cosa figa che ho notato ma che non avrò mai il coraggio di fare, che è chiudere il cappotto con una cintura da uomo che non c'entre un bel niente col cappotto.
Scusate per questo momento reportage fescionblogghe è che Parigi mi prende la mano.E questa qui sotto sono io che provo a farcela a Parigi.