Una coppia gay nel nuovo spot Findus, che forse doveva osare di più

Creato il 17 giugno 2014 da Marianocervone @marianocervone
Se nel 2012 IKEA, con uno spot gay friendly, aveva riscosso larghi consensi nelle community LGBT, quest’anno ci ha pensato Findus a fare di una coppia omosessuale la protagonista assoluta dello spot 4 Salti, nuova gamma di precotti da cucinare in pochi minuti al microonde. La scena, una madre che va a casa di suo figlio, Luca, in presenza del suo coinquilino, Gianni, il quale continua a sfornare (dal microonde) i manicaretti della nuova linea Findus, tra cui un risotto. Mentre l’allegra, quanto ignara, signora rallegra le sue papille gustative, il figlio le confessa candidamente che Gianni non è soltanto il suo coinquilino, ma il suo compagno. Senza batter ciglio, la donna dice di averlo già capito, complimentandosi con Gianni che, a parer suo, è un “ottimo cuoco”. Le considerazioni da fare in merito a questo spot sono almeno due: se da una parte va riconosciuto alla Findus il merito di aver osato e introdotto il tema gay, e quello delicato del coming out, in uno dei suoi spot, dall’altro è impossibile non domandarsi come mai la società di surgelati non abbia anche scelto di dare un volto ai suoi tre protagonisti, e rendere il tutto un po’ più “evidente”. Perché, se c’è forse l’effetto immedesimazione, certo, in quelle voci e in quel clima tanto familiare e tranquillo, i malpensanti potrebbero domandarsi se non sia come l’orrore per la Tragedia Greca, sempre percepito dallo spettatore, ma mai mostrato apertamente. A me è parso che lo spot sappia più di furbata-marketing, per attrarre, come già successo, pagine dei media e carta stampata, nonché il benestare di community e simpatizzanti, che di reale sostegno alla causa. Di certo però, sempre meglio di Barilla, il cui presidente, Guido Barilla, qualche mese fa, aveva detto senza remore che mai una famiglia arcobaleno sarà protagonista di uno spot della nota pasta italiana. Se nella vita reale mai nessun coming out fu così facile, quanto preso con così tanta ieratica filosofia, la seconda considerazione, e che forse stupisce di più, è come una madre possa considerare il suo genero un “ottimo cuoco”, se cucina solo cibo precotto al microonde. Ma questa è un’altra storia…

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