Magazine Diario personale

Una critica doverosa

Da Astonvilla
UNA CRITICA DOVEROSAMolto spesso negli spazi virtuali cubani si cade in una discussione che alla fine porta sempre alle stesse conclusioni.
Al di la' delle elucubrazioni dei semianalfabeti mi capita di notare che in certi labirinti dialettici ci finiscano anche amici che stimo e leggo sempre volentieri.
Il succo del discorso e' che appena si fa cenno al fatto che l'Italia stia diventando un paese in cui e' difficile vivere immediatamente parte la risposta "allora perche' non vai a vivere a Cuba?"
Fino a quando certi concetti li esprime il vecchio rimbambito dai gusti adolescenziali passi...non e' colpa sua.....e' l'eta'... presto la signora con la falce se lo portera' a vedere le margherite dalla parte della radice,e' gia' pronto l'epitaffio da me firmato,ma leggere quella frase scritta da chi e' ancora in grado di intendere e volere e' cosa che  porta a riflettere.
Io amo il mio paese lo amo come lo puo' amare chi ha lavorato per lunghi tempi al di fuori dai confini,credo che siamo un popolo fantastico e che malgrado una classe politica che neanche in Zambia, restiamo uno dei migliori paesi al mondo.
Ma il peggioramento della situazione generale e' sotto gli occhi di tutti,e' un discorso mondiale e' vero ma noi patiamo proprio questa mancanza di stabilita'.
Il fatto poi che siamo governati da questa manica di puttanieri incapaci non ha fatto altro che aggravare la situazione esponendo il paese a rischi di cui si poteva volentieri fare a meno.
Quindi criticare le cose quando non vanno bene mi sembra cosa buona e giusta.
Noi,tutti noi,coi nostri 3/4 viaggi all'anno,coi mesi passati a Cuba,con i progetti di costruzioni e di vita laggiu' siamo dei pribvilegiati.
Lo siamo per abito mentale,perche' i nostri orizzonti vanno al di la' della bocciofila e delle gite delle pentole e lo siamo perche' abbiamo un minimo di mezzi economici che ci consentono un certo stile di vita.
Dire che l'Italia sia avviato ad essere un bel paese di merda non e' cosa poi cosi' lontana dal vero,ogni anno circa 60000 giovani lasciano il paese per cercare un futuro altrove,molti di loro sono laureati con lauree importanti,altri sono in possesso di solide professionalita' e invece di aiutare lo sviluppo di questo paese vanno ad aiutare quello di altri.
Se perdi il lavoro e hai 40/50 anni oggi come oggi quali opportunita' hai?
Potrei andare avanti ore ma il quadro e' questo e non c'e' bisogno di mandare chi critica a vivere fuori perche' come ho scritto l'esodo e' gia' in corso.
Nessun paragone e' poi possibile fra un paese come il nostro e Cuba per tutte le ragioni che potete immaginare.
Di conseguenza la critica sulla situazione attuale e' doverosa,e noi che abbiamo vissuto ben altri momenti storici invece di arroccarci sul come eravamo,esercizio che e' bene lasciare a chi vive solo del passato,faremo bene a fare un po' di sana autocritica perche' sono le nostre generazioni che con la loro stupidita' hanno portato il paese sull'orlo del baratro.

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