Non c’è dubbio nella mia mente che ho scoperto come cominciare ( a quarant’anni) a dire qualcosa con la mia voce…a quarant’anni sto cominciando a imparare a conoscere il meccanismo del mio cervello V.Woolf
La mia vita, per molto tempo, è stata come un treno in corsa arrestato nel mezzo del suo viaggio: destinazione quotidiano.
Sono stata tante donne, accomodante, paziente, servizievole, amorevole, al punto da non riconoscere più la vera me. Oggi reclamo vita. Vita che assomigli a me, a quella che sono, che sto cercando di riconoscere, come un lavoro di un abile scultore, con scalpello e passione, sto cercando di togliere il superfluo e creare la forma autentica.
Non mi spaventa più rapportarmi con qualcuno, sostengo le mie scelte e mi piaccio.
Mi tocca anche ringraziarla la durezza di questa mia vita; forse è proprio da lì che è venuta fuori qualcosa di bello “di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori”, scrive Alda Merini.
Così anche una crostata, la prima della mia vita, si trasforma in un granello in più di queste mie nuove consapevolezze.