Una delle buone cose pro­dotte dal ‘900

Da Villa Telesio

(di Luciana Castellinail manifesto 23 aprile 2014)

Ieri – 90 anni fa – è nata la ragazza del secolo scorso. E’ una delle buone cose pro­dotte dal ‘900. E sic­come la sua testa è ancora quella della ragazza, è pos­si­bile ricor­dare un com­pleanno su cui di solito, quando si ha la nostra età, si pre­fe­ri­sce sor­vo­lare. Del resto non siamo qui a cele­brare, ma sem­pli­ce­mente a feli­ci­tarci di poter ancora con­fron­tarci con Ros­sana sul che fare in que­sto nostro male­detto tempo così gra­vido di scon­fitte più grosse di quanto aves­simo pre­vi­sto e appe­san­tito da pro­blemi sem­pre più dif­fi­cili da affron­tare. Per for­tuna non siamo dispo­sti a subìre e per que­sto ci piace poter dire assieme a Ros­sana: ci siamo ancora.

Vor­rei met­tere il punto qui a que­sto scritto. Entrare nel merito della per­sona di Ros­sana Ros­sanda è troppo dif­fi­cile. Anche per via di un rap­porto che per più di mezzo secolo non è stato per me solo di “mili­tanza”, ma anche di inti­mità umana, fini­rei nella melan­co­nia del ricordo dei com­pa­gni con cui le nostre vite si sono intrec­ciate e che via via abbiamo per­duto in que­sti anni. Chi prima, chi dopo.

Né posso spie­gare Ros­sana ai let­tori de il mani­fe­sto, sarebbe ridi­colo. E tut­ta­via, anche per poter pen­sare che fra i let­tori di que­sto gior­nale ci sia qual­cuno più gio­vane che la cono­sce meno dei “vec­chi”, qual­cosa su di lei vor­rei dirla. Innan­zi­tutto che avrebbe voluto occu­parsi di sto­ria dell’arte, ma poi non l’ha potuto fare per­ché ci sono tempi in cui la sto­ria ti acciuffa. Il 1943 era uno di que­sti tempi; e poi non c’è stata più inter­ru­zione, per­ché dopo il 1945 è vero che era arri­vata la pace ma biso­gnava darle un senso e per que­sto costruire quel Pci che per molti decenni ha assor­bito l’intelligenza e l’impegno di tanti.

Ma ho citato la sto­ria dell’arte poi abban­do­nata, per­ché Ros­sana ha sem­pre con­ser­vato, gra­zie a quella prima voca­zione, una giu­sta distanza cri­tica – cul­tu­rale – rispetto alle roz­zezze di cui è mac­chiata anche la migliore poli­tica. Il suo modo di scri­vere, del resto, porta que­sto segno: sem­pre la mano di una straor­di­na­ria scrit­trice, anche quando doveva trat­tare di uno scio­pero di net­tur­bini. E una resi­dua nostal­gia, nasco­sta, per la pas­sione cui aveva sen­tito il dovere di rinunciare.

Ros­sana la sua vita comu­ni­sta l’ha ini­ziata, e pro­se­guita per molti anni, in quel par­tito duris­simo che era la fede­ra­zione di Milano. A noi di Roma, abi­tuati al carat­tere vario­pinto dei poveri sot­to­pro­le­tari delle nostre bor­gate, alle stra­va­ganze del popo­lino arti­giano, quel par­tito mila­nese tutto ope­raio, una forza inqua­drata e così clas­sica, nel senso che sem­brava uscita dalle pagine dei clas­sici del mar­xi­smo, appa­riva un alieno. Credo che per i più gio­vani sia per­sino dif­fi­cile ora­mai imma­gi­nar­selo, tanto più se vanno oggi a vedere cosa è diven­tata la for­tezza rossa di Sesto san Giovanni.

Per capire Ros­sana biso­gna ricor­dare quel par­tito mila­nese, rispetto al quale, nono­stante le sue rigi­dità, di cui era ben cosciente, lei non ha mai voluto restare ai mar­gini. Anzi: è stata una grande, mitica, diret­trice della altret­tanto mitica Casa della Cul­tura mila­nese di via Bor­go­gna pro­prio per­ché il punto focale per lei è restato la fab­brica. E’ pro­prio per la cen­tra­lità che ha sem­pre con­fe­rito alla pro­ble­ma­tica ope­raia, alla rap­pre­sen­tanza del lavoro, che Ros­sana è stata una straor­di­na­ria orga­niz­za­trice cul­tu­rale, che ha saputo gestire il rap­porto con gli intel­let­tuali, senza set­ta­ri­smo ma anche senza indul­genze, quando, lasciata Milano, è venuta a Roma a diri­gere la com­mis­sione cul­tu­rale del partito.

(continua a leggere su il manifesto)


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Fantasie D'Inchiostro...E-Book (e non solo) in palio!!!

    Eccomi di nuovo da queste parti! ;-)Come sempre è tutto un gran fermento, le idee non smettono mai di saltellare in testa e… ci sono momenti in cui la felicità... Leggere il seguito

    Il 27 giugno 2015 da   Elisavagnarelli
    RACCONTI, TALENTI
  • Il mio canto d’amore

    “Felicità è amore, nient’altro. Chi può amare, è felice” Herman HesseIl mio canto d’amore è per te, che da anni mi sei accanto, nel silenzio frusciante... Leggere il seguito

    Il 27 giugno 2015 da   Chiara Lorenzetti
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Venerdì 26 giugno il mondo che, a tratti, vorrei

    Sono una donna fortunata.Amata fin dal primo vagito, da un uomo ed una donna, che mi hanno dato una casa, un'istruzione, mille vizi e mille... Leggere il seguito

    Il 27 giugno 2015 da   Patalice
    DIARIO PERSONALE, PER LEI, TALENTI
  • La bellezza di Padova

    Non sarà Milano, Londra, nè Parigi, nè tanto meno New York, ma a me Padova piace un sacco.Mi piace perchè è bella in senso canonico, dal punto di vista... Leggere il seguito

    Il 26 giugno 2015 da   Marysunright
    CULTURA, TALENTI
  • Lotta alle casse

    Vi è mai capitato di guardarvi intorno mentre fate la spesa e rendervi conto di esser stati catapultati improvvisamente in una giungla? A me succede sempre! Dov... Leggere il seguito

    Il 26 giugno 2015 da   Andrea Venturotti
    RACCONTI, TALENTI
  • Vacanze romane per Sergio Da Silva

    A volte viene da chiedersi quale sia il passo successivo che debba essere fatto e sopratutto se ne valga la pena. Un uomo entra nella hall del Grand Hotel in... Leggere il seguito

    Il 25 giugno 2015 da   Villa Telesio
    POESIE, TALENTI