Magazine Lifestyle

Una dichiarazione d'intenti nonché una lagnanza.

Creato il 19 febbraio 2012 da Hermes
Scusate ogni eventuale refuso o ripetizione, vi trovate di fronte a un mostruoso flusso di coscienza.
"La moda è frivola"... Bene. Complimenti! Il premio per la frase più originale dell' anno non te lo toglie nessuno. Ma sei sicuro, tu, ignaro critico, di stare dicendo qualcosa di totalmente vero, su cui hai riflettuto?
C' è modo e modo di fare moda: come la intendo io non è per niente frivola...
A me piace la moda applicata: all'economia, perchè è un settore cruciale del sistema paese e non conosce crisi, all'arte, perchè te la fa conoscere con facilità ed apprezzare, alla sociologia, perché è specchio della società... potrei continuare a lungo.
Certo, è totalmente superflua, ma sono poche le cose utili davvero nella vita. In un certo senso il superfluo significa che la società umana si è innalzata a un grado di benessere per cui non si deve limitare a pensare alla mera sopravvivenza. Non è un' assoluzione tout Court del consumismo, ma pensiamoci...
L apparenza conta, in modo positivo però: la moda è espressione di sé. Scontato ma non del tutto vero. Altrimenti perché poi ci cataloghiamo quasi tutti in gruppi e poi ogni gruppo ha il suo stile?
Certo esistono le persone che pensano solo all'apparenza, ma non sono la totalità dei modaioli. Così come ci sono gli intelligenti e gli stupidi in Ferrari.
Un hobby costoso? Lo sono tutti.
Chi ama la moda, chi la fa per lavoro o blogga, chi un minimo ne capisce, è uno a cui piacciono la meritocrazia per i giovani talenti, la ricerca del bello, l'arte e l'architettura, il viaggio...
La moda è espressione di innovazione, legata anche al cambiamento della società. (Vi suggerisco di leggere il bellissimo pezzo linkato).
"nessuna critica al libero e consapevole rispetto delle tradizioni locali, ma  esso deve essere sempre frutto di una scelta" (Dal pezzo di cui sopra. Una velata allusione al burqa? Io condivido).
C'è differenza tra moda e arte? Si, ma meno di quanto si pensi: sono due mondi in parte collegati. La moda è commerciale? Beh, non neghiamolo, anche molti artisti non sono del tutto indipendenti dai soldi (come Cattelan che crea mini riproduzioni delle sue opera da vendere a privati). Anzi, nel medioevo l'artista altro non era che un artigiano... qualche gradino più su degli altri.
L'arte è sempre stata specchio dei tempi, come la moda. L'artista inteso come libero pensatore che esprime le sue idee è una conquista recente. E c'è chi lo fa anche nella moda. Miuccia Prada, nell'anno della crisi e di un' Europa germanofona (parola orrenda), manda in scena uomini di potere abbigliati da rigidi militari mitteleuropei, e si diverte a svelarne le debolezze.
Certo, la moda è vanitas, si può possedere facilmente (quindi è terrena), e non è spesso a livello dell'arte. Ma qui si va a ricadere sulla capacità dell'individuo di capire se è uno shopper ossessivoossessivo, se un capo è artigianale o artistico, concettuale o ancora solo commerciale... E poi il bello della moda è anche questo suo essere terrena: la capacità di far vivere l'arte. Penso a Mondrian su un abito di YSL o le lavorazioni di Alberto Burri su Colangelo. Snobberie? No, espressione di un proprio gusto. Manifesto di sé.
Una dichiarazione d'intenti nonché una lagnanza.
Una dichiarazione d'intenti nonché una lagnanza.Colangelo FW 2011-2012
Una dichiarazione d'intenti nonché una lagnanza.Prada FW 2012-2013

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :