Magicamente la spazzatura sparì e Silvio festante prese in mano le redini del paese.
Oggi la situazione è critica, sotto ogni punto di vista. Nonostante sul sito del governo (non quello ufficiale, ma quello del premier) campeggino vecchi slogan propagandistici del tipo: "Problema risolto: Lo Stato è tornato a fare lo stato", la realtà appare ben diversa.
Si perchè il problema è finito nel dimenticatoio, l'emergenza è ripresa quasi subito dopo le elezioni e l'emorragia interna alla regione Campania sembra essere inarrestabile.
A seguito della proposta di aprire una nuova discarica a Terzigno, paese alle pendici del Vesuvio e per gran parte del suo territorio incluso nel parco nazionale del Vesuvio, è tornato il finimondo. Non erano questi i patti, non erano queste le previsioni, non sono queste le strade da perseguire per risolvere il problema e se ci mettiamo anche la camorra, subito pronta a creare tensioni, roghi e casini vari, ecco che la frittata è fatta.
Vi assicuro che la raccolta differenziata è cresciuta in modo esponenziale e che la "famosa" inciviltà partenopea non è più dilagante come un tempo. Ecco perchè credo che il problema sia all'origine, sia da ricercare nelle soluzioni date dallo stato per fingere di risolvere il problema, che hanno semplicemente ritardato il collasso di un sistema già fragile di suo.
Quando tornerà Silvio Berlusconi? Quando riparlerà del problema? Quando depennerà l'emergenza rifiuti campana dal suo personale palmares di obiettivi raggiunti (visto e considerato che ciò che è stato fatto non può che considerarsi un totale fallimento)?
Interrogativi che come sempre non troveranno mai una risposta, ma che mi lasciano come sempre indignato e perplesso.
Eppure ci sarà una giustizia divina. Verrà il giorno in cui le parole di "Er monnezza" tuoneranno nell'encefalo di Silvio dandogli una disCarica di energia negativa!
Intanto non ci resta che aspettare che lo spazzino torni a passare la cera...