Che si ami il teatro oppure no è irrilevante. Quando se ne va una donna così, si spegne una luce limpida e vivace che inevitabilmente crea un vuoto grande. Io ho visto La bisbetica domata di Shakespeare nel 1992 e ricordo molto bene in quale stato d’animo, di eccitazione e godimento, sono uscita dal teatro.
Voglio avvicinarla ad Alda Merini e pensarla mentre legge una sua poesia. Salutarla così, con lievità e fierezza.