Di solito con il blog si cerca di dare un’informazione ai lettori, attraverso magari a una recensione, a un post dedicato a un artista, a un’opinione personale o altro. Insomma, con un articolo si va verso il lettore aprendo un discorso per poi aspettare un commento. Oggi vorrei fare il contrario, togliendomi io, se possibile, una curiosità.
Qualcosa lo sa, qualcuno no, ma io nella vita per provare a campare, faccio l’agente di commercio, detto anche rappresentante. Non scendo nel dettaglio, ma vi basti sapere che io entro in uno dei negozi più frequentati oggi, anche in tempo di crisi. E vedo diverse realtà, dalla casalinga al ragazzino, dalla vecchietta pensionata all’operaio. Bene o male le vedo tutte le categorie, persino notai e dottori: tutti passano per quei tipi di negozi.
E io sono lì, in attesa che si apra un uno spiraglio tra un cliente e l’altro per proporre quello che io vendo. Diventa quasi una routine, con una visita mensile o quindicinale.
Sto notando una cosa, mentre sono appoggiato al bancone, ascoltando la gente e osservando le loro espressioni: sono sempre più spenti. Spenti sono anche i loro argomenti, ripetuti come se fossero un copione comune. Si va dalla crisi al politico che mangia. Se va bene, ed è quasi esclusiva del lunedì, qualche discorso di calcio. Ma ormai anche quelli sono sempre meno.
Chiedo a voi, quindi, se anche dalle vostre parti le persone sono spente, grigie e disilluse. Qualcuno se la sente di dirmelo nei commenti?