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Una domanda semplice sugli ebook

Creato il 25 luglio 2012 da Mcnab75

 Una domanda semplice sugli ebook

Fine luglio (o quasi): molti di voi saranno già pronti con la valigia in mano. Gli altri, quelli che per disparati motivi non faranno vacanze, vedranno comunque ridursi le ore passate davanti al computer, complice il caldo e lo svuotamento parziale del Web.
Inutile quindi sprecare parole per quei due/tre post più corposi che ho in mente, e che a questo punto rimanderò a fine mese.  Pubblicarli ora vorrebbe dire un po’ sprecarli, e credo che siano abbastanza interessanti da meritare un pubblico più o meno a pieno regime.
Però una domanda sul magnifico mondo della lettura e della scrittura ve lo voglio fare.
Chi di voi si porterà un eReader in vacanza?

Inutile negare che quest’anno gli ebook hanno avuto un bel balzo in avanti anche da noi in Italia.
Nonostante la perdurante ignoranza in materia, che serpeggia soprattutto sui blog e sui siti legati all’editoria old style, la gente inizia a incuriosirsi, a documentarsi, a fiutare i vantaggi del possedere un ereader. 
Tra il secondo semestre del 2011 e il primo del 2012 ho letto un sacco di vaccate riguardo ai libri digitali. Le più ridicole sono arrivate proprio da addetti in materia -editori e scrittori- del tutto felici di fomentare l’inutile e inesistenza battaglia “cartaceo vs ebook”. E’ entrata nella mitologia la tremenda risposta data da Edizioni La Gru, intervistata dal sempre bravo Daniele Imperi. Alla domanda “Il mercato degli ebook si sta espandendo. Come accogliete questa tipologia di pubblicazione?“, la loro illuminata replica è stata:

L’ebook è un’oscenità. Forse inevitabile, e forse li faremo, ma resta una porcheria pari all’mp3. Il genere umano deve capire che il progresso tanto decantato non deve per forza di cose portare alla smaterializzazione.

Epic fail memorabile.

Una guerra che non esiste, se non nella mente di chi teme questa vera e propria rivoluzione del mondo della lettura e dell’editoria. Cambiano gli equilibri, cambiano le prospettive di guadagnare e di infinocchiare i lettori/consumatori come hanno fatto per decenni.
Gli altri, i più saggi e i più onesti, stanno invece cavalcando il cambiamento, facendone un affare (cosa del tutto lecita) nel rispetto di chi legge senza pregiudizi e senza presunzioni di casta. Alla fine vinceranno loro, è scontato.
Vinceremo noi.


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