È del 1730 la litografia della veduta di Roma realizzatacon l’esclusiva tecnica dell’incisione fotografica su lastre di zinco, stampataa mano al torchio e colorata ad acquerello e infine applicata in quattro parti– per ottenere l’effetto finestra – su una tela cotonata. Il formato ènotevole, è lunga 175 centimetri e alta 75. L’autore è l’artista austriacoFriedrich Bernhard Werner, nato come ingegnere militare e cartografo, sviluppòil suo talento artistico e cartografico realizzando una serie di vedute delle capitalieuropee che chiamò prospettive. Le grandi dimensioni delle stampe permettono unnotevole dettaglio architettonico e paesaggistico, che si estende anche alladefinizione di fabbricati agricoli, barche e singoli alberi. Werner nellastampa include la numerazione per identificare i siti e gli edifici piùimportanti, ben ottanta. Una sorta di lunga didascalia per identificare il palazzo delGranduca di Torlonia al numero 2, l’Ospedale di San Giacomo al 13, Porta delPopolo al numero 4 e la chiesa di Sant’Alessio al numero 80.
Venezia
Questa opera veramente particolare, come la gran partedelle carte antiche presenti in libreria, almeno le più importanti, hannoun’unica provenienza, il laboratorio artigianale fiorentino La Casa dellaStampa della famiglia Sarubbi. Un laboratorio che nasce negli anni 60 e che hauna storia “moderna” ma di sapore antico, che abbiamo già raccontato ilfebbraio scorso.Parigi