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Una escort da amare

Creato il 01 maggio 2013 da Cannibal Kid
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UNA ESCORT DA AMAREQualcuno da amare (Francia, Giappone 2012) Titolo originale: Like Someone in Love Regia: Abbas Kiarostami Sceneggiatura: Abbas Kiarostami Cast: Rin Takanashi, Tadashi Okuno, Ryo Kase Genere: sospeso Se ti piace guarda anche: Lost in Translation, Copia conforme
Motivi per cui questo è un film da amare:
★ La protagonista è una escort. Però non è una di quelle escort odiose che se la tirano tipo la Minetti…La Minetti non è una escort?
Ah ok, scusate. Non lo sapevo. Non si finisce mai di imparare. La protagonista è una escort giapponese ed è una tipa molto particolare. Non so, ad esempio va a casa di un cliente, si mette a letto e non è come state già immaginando, porconi maledetti, si mette semplicemente a dormire. L’interprete Rin Takanashi se la cava molto bene nella parte. Sembra nata per fare la escort. Non so se deve prendere ciò come un complimento o cosa.

UNA ESCORT DA AMARE

"Ho girato un film su una escort e non c'ho manco messo una scena di nudo?
Mannaggia a me!

★ Il regista del film è il signor Abbas Kiarostami. Non conosco la sua intera filmografia, anzi ben poco, ma mi aveva colpito positivamente con il suo precedente Copia conforme, pellicola molto radical-chiccosa di quelle che possono dire tutto o possono dire niente, a seconda del mood in cui le si guardano. A me non ha detto tutto, ma qualcosa l’ha detta. Dopo aver girato quella pellicola in Toscana, il regista iraniano questa volta è andato in trasferta in Giappone, a Tokyo. Ci sono dei periodi in cui rimango affascinato dalla cultura giapponese, poi magari per mesi interi me ne sbatto. Attualmente sono nel mio periodo giapponese, o quasi. Negli ultimi giorni ho visto alcune pellicole anime (Kiki, Akira, Perfect Blue), ho riguardato Lost in Translation scoprendo che è un mio cult personale ancora più di quanto ricordassi e poi mi sono imbattuto in questo Qualcuno da amare ambientato anch’esso a Tokyo. L’occhio con cui Kiarostami guarda alla capitale nipponica è un po’ da turista, non troppo dissimile da quello di Sofia Coppola, uno sguardo sulla cultura nipponica esterno e pur’esso intrigante, sebbene neanche lontanamente ai livelli della S. Coppola jr, sia ben chiaro.
★ La bella canzone jazz "Like Someone in Love" che dà il titolo originale alla pellicola.

UNA ESCORT DA AMARE

"Mi sono rotta dei One Direction, mi ascolto un po' mia nonna!"

★ La vocina della nonnina. Se guardate il film in lingua originale, e vi consiglio di guardarlo in lingua originale, c’è una cosa che vi rimarrà impressa: la vocina della nonnina della protagonista. La pellicola nella prima parte, quella notturna, quella più riuscita, si concentra sulla serata della giovane escort mentre si reca da un cliente. Durante il viaggio in taxi, ascolta i messaggi che la sua nonnina in visita a Tokyo le ha lasciato sulla segreteria telefonica. La nonnina ha aspettato la nipote tutto il giorno in stazione, in attesa di incontrarla, continuando a chiamarla e a lasciarle questi messaggi che sono esilaranti e strazianti al tempo stesso. Qualcuno da amare non è un film memorabile nel complesso, ma questi messaggi sono una cosa che rimangono tipo per sempre.
Motivi per cui questo è un film da odiare:
☆ La protagonista è una escort e questo potrebbe renderlo il film preferito da Silvio Berlusconi. Non sembra anche a voi un motivo sufficiente per odiarlo?

UNA ESCORT DA AMARE

"Dai la cera, togli la cera...
Ah no, scusa signorina escort, ce l'avevo con la donna delle pulizie."

☆ Il protagonista maschile, il vecchino che richiede i servigi della fanciulla escort e si ritrova catapultato suo malgrado dentro i casini della sua vita, non convince del tutto. Fa simpatia, per carità, assomiglia persino un po' al  Maestro Miyagi, però si vede che non è un attorone. Tadashi Okuno è guarda caso qui al suo primo vero ruolo da protagonista. Per anni ha fatto solo la comparsa, muta, in vari film, ma Kiarostami ha voluto dargli un’opportunità regalandogli la sua prima parte da attore “parlante”. Risultato? Decente, però non eccezionale e non a caso Okuno ha annunciato l’intenzione dopo questo tentativo di tornare a fare ciò che sa fare meglio: la comparsa.

UNA ESCORT DA AMARE

"Nonnina, adesso però basta chiamarmi.
Te lo dico in giapponese: m'aggia scaccat u' cazz!"

☆ Il film non va da nessuna parte. Come già capitato con Berberian Sound Studio, una visione interessante, autoriale, a suo modo intrigante, non banale, finisce per essere buttata via del tutto o quasi da un finale che per qualcuno avrà anche un senso, ma che a me sembra essere messo lì alla buona, tanto per chiudere le riprese.
Il regista ha spiegato così tale decisione:
Mentre scrivevo la scena finale, ho sentito che sarebbe stata l'ultima, nonostante ero ben cosciente del fatto che non fosse un vero finale. Ma se per questo, il mio film non ha neanche un vero inizio. È come nella vita: non c'è mai l'inizio, né la fine, in nessuna storia. Siamo noi che scegliamo di convincerci che ci siano.Abbas Kiarostami
Grazie tante per questa “illuminante” spiegazione però, karo Kiarostami, Abbas il finale del tuo film!

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