Qualcuno da amare (Francia, Giappone 2012) Titolo originale: Like Someone in Love Regia: Abbas Kiarostami Sceneggiatura: Abbas Kiarostami Cast: Rin Takanashi, Tadashi Okuno, Ryo Kase Genere: sospeso Se ti piace guarda anche: Lost in Translation, Copia conforme
Motivi per cui questo è un film da amare:
★ La protagonista è una escort. Però non è una di quelle escort odiose che se la tirano tipo la Minetti…La Minetti non è una escort?
Ah ok, scusate. Non lo sapevo. Non si finisce mai di imparare. La protagonista è una escort giapponese ed è una tipa molto particolare. Non so, ad esempio va a casa di un cliente, si mette a letto e non è come state già immaginando, porconi maledetti, si mette semplicemente a dormire. L’interprete Rin Takanashi se la cava molto bene nella parte. Sembra nata per fare la escort. Non so se deve prendere ciò come un complimento o cosa.
"Ho girato un film su una escort e non c'ho manco messo una scena di nudo?
Mannaggia a me!
★ La bella canzone jazz "Like Someone in Love" che dà il titolo originale alla pellicola.
"Mi sono rotta dei One Direction, mi ascolto un po' mia nonna!"
★ La vocina della nonnina. Se guardate il film in lingua originale, e vi consiglio di guardarlo in lingua originale, c’è una cosa che vi rimarrà impressa: la vocina della nonnina della protagonista. La pellicola nella prima parte, quella notturna, quella più riuscita, si concentra sulla serata della giovane escort mentre si reca da un cliente. Durante il viaggio in taxi, ascolta i messaggi che la sua nonnina in visita a Tokyo le ha lasciato sulla segreteria telefonica. La nonnina ha aspettato la nipote tutto il giorno in stazione, in attesa di incontrarla, continuando a chiamarla e a lasciarle questi messaggi che sono esilaranti e strazianti al tempo stesso. Qualcuno da amare non è un film memorabile nel complesso, ma questi messaggi sono una cosa che rimangono tipo per sempre.Motivi per cui questo è un film da odiare:
☆ La protagonista è una escort e questo potrebbe renderlo il film preferito da Silvio Berlusconi. Non sembra anche a voi un motivo sufficiente per odiarlo?
"Dai la cera, togli la cera...
Ah no, scusa signorina escort, ce l'avevo con la donna delle pulizie."
"Nonnina, adesso però basta chiamarmi.
Te lo dico in giapponese: m'aggia scaccat u' cazz!"
Il regista ha spiegato così tale decisione:
“Mentre scrivevo la scena finale, ho sentito che sarebbe stata l'ultima, nonostante ero ben cosciente del fatto che non fosse un vero finale. Ma se per questo, il mio film non ha neanche un vero inizio. È come nella vita: non c'è mai l'inizio, né la fine, in nessuna storia. Siamo noi che scegliamo di convincerci che ci siano.” Abbas Kiarostami
Grazie tante per questa “illuminante” spiegazione però, karo Kiarostami, Abbas il finale del tuo film!