Una favola metropolitana irriverente

In questa  favola metropolitana irriverente e dissacrante, la crisi economica e fa da cornice a temi come la terza età, l’arte culinaria e il razzismo

Il film, la cui sceneggiatura è firmata da Bianca Olsen, Cyril Rambour, Laurie Aubaneldi e dallo stesso regista Jérôme Enrico, racconta la storia di Paulette, un’anziana vedova che vive da sola in un complesso residenziale nella periferia degradata e multietnica di Parigi e la cui unica fonte di sostentamento è un’esigua pensione. Osservando loschi movimenti fuori dal suo palazzo, la nonnina decide di darsi a un’attività di quartiere molto redditizia: lo spaccio. Dotata di un buon senso degli affari e di un talento come pasticcera, Paulette si mette così a sfornare torte e pasticcini alla cannabis, assicurandosi presto una clientela in costante aumento e procurandosi nuove entrate economiche con cui sfidare le avversità della crisi.

Indovinato e originale il ruolo della protagonista, vecchia bisbetica e xenofoba pronta a lasciarsi alle spalle ogni scrupolo morale pur di non rinunciare alla propria dignità, interpretato da Bernadette Lafont che ha lavorato con Truffaut, Miller e Chabrol