Se potessi scegliere, nascerei di nuovo come borsa, (chi mi conosce bene, lo sa!) o come macchina fotografica, oppure anche semplicemente come foto, ma ancora da catturare.Scattare foto mi fa sentire viva. Mi innesca quel meccanismo adrenalinico che non so proprio spiegare e che pochi, davvero pochi capiscono ed apprezzano.Gli scatti che colgono la bellezza dei piccoli, minuscoli particolari. Quelli che pochi percepiscono come "bello", perché forse troppo soggettivo. Gli oggetti nascosti, le persone con i loro sguardi rari, gli angoli di mondo ancora puri, da scoprire o forse già scoperti, ma solo a metà. Perché dietro ogni cosa, si nasconde un lembo di bellezza.Fermare per un tempo indefinito, il momento che passa e che non torna più. Sigh.Associare uno stato d'animo a quel momento. Una canzone, una poesia o un libro. Anche una persona che non figura in foto, ma che semplicemente fa tornare in mente qualcosa di bello, di fuggente. Anche da non professionista di fotografia, io non riuscirei a vivere senza scattare. Perché è un gesto che considero molto vicino alla mia sensibilità. Ed è pura poesia se fatto in un certo modo, con un certo impegno.Come un prolungarsi di un pensiero, un cristallizzarsi di un momento. Sempre davanti agli occhi ed al cuore.Come leggere ed interpretare immagini, ricordi, aspettative e pensieri.
La tendenza in voga da qualche tempo, poi, non fa altro che alimentare la mia passione.Le istantanee vanno contro ogni ritocco, tipico di questo tempo, dove la perfezione va cercata attraverso i filtri artificiali e non quelli naturali, come i nostri occhi.Se poi a questo particolare per nulla trascurabile, si aggiunge il fatto che il design delle nuove instax mini, i loro colori, le forme sono così originali e pastellose, allora io penso che proprio non resisterò a prenderne una...Per immortalare il tempo che fugge davanti a noi, un modo per fermarlo c'è.Ed è anche molto vintage....
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