USCITA CINEMA: 12/09/2013
GENERE: Drammatico
REGIA: Yaron Zilberman
SCENEGGIATURA: Seth Grossman, Yaron Zilberman
ATTORI: Philip Seymour Hoffman, Christopher Walken, Imogen Poots, Catherine Keener, Wallace Shawn, Mark Ivanir, Madhur Jaffrey
FOTOGRAFIA: Frederick Elmes
MONTAGGIO: Yuval Shar
MUSICHE: Angelo Badalamenti
PRODUZIONE: RKO Pictures, Opening Night Productions, Concept Entertainment, Unison Films, Spring Pictures
DISTRIBUZIONE: Good Films
PAESE: USA 2012
DURATA: 105 Min
FORMATO: Colore
Trama:
I membri di un famoso quartetto di musicisti che hanno suonato insieme per più di vent'anni, si ritrovano ad affrontare un dramma personale, e di gruppo, quando uno dei membri contrae il morbo di Parkinson. Essi lottano contro gli egoismi personali per stare insieme.
Commento:
Ancora una bella proposta per la casa di produzione e distribuzione indipendente Good Films, un dramma sulle relazioni umane che esplora i rapporti più intimi di amici e parenti. La terribile diagnosi clinica ai danni di un apprezzato violoncellista, un intenso Christopher Walken, cambia radicalmente la vita e il futuro di un famoso quartetto d’archi, rivelando antiche incomprensioni, rivalità personali e passioni incontrollabili.
La fragilità con la quale l’armonia di gruppo si sgretola sotto i colpi taglienti dei dialoghi in atto è piacevolmente proporzionata alla bravura di un perfetto cast di attori ottimamente amalgamato tra loro. Pellicola non perfetta che si lascia scappare più di qualche piccola battuta di stile, tuttavia è ben delineata, piacevole guardare, ascoltare e apprezzare fino alla fine.
Alla sua seconda regia dopo ben otto lunghi anni, premio Oscar con il documentario “Watermarks” nel 2004, il regista di origini israeliane Yaron Zilberman dimostra di possedere sufficienti credenziali per la realizzazione di un convincente melodramma nonostante le molte forzature in fase di scrittura. Ricco di interpretazioni vibranti, spesso al limite del teatrale, e unite da un'unica è perfetta intonazione, la bellissima prova di Walken, la trama si sviluppa su di un unico piano narrativo, quello del tempo. Lo scorrere dei secondi, delle ore, dei mesi e degli anni che inevitabilmente cambiano la nostra vita ed i nostri rapporti di coppia. Una buona rappresentazione dei legami affettivi e dei sentimenti che derivano da essi come l’amore, l’amicizia, il risentimento, la gelosia e la competizione.
Dedicato al mondo della musica da camera sebbene la sinfonia non sia la vera protagonista del film. Il quartetto d’archi rappresenta una perfetta metafora della vita, là dove in una lunga sinfonia si trova il bisogno di fermarsi e riaccordare il proprio strumento, nei rapporti più lunghi e duraturi della nostra vita è sempre più facile trovarsi in difficoltà e avere il bisogno di una pausa per riprendere fiato e ripartire. Ruolo fondamentale nell’economia della narrazione è anche quello dato all’arte. L’influenza che la bellezza della cultura può suscitare nelle nostre vite e di come spesso l’arte venga usata come forza spirituale per riemergere dalle avversità della nostra esistenza.
Con una lavorazione produttiva di appena 27 giorni ammalia per lo stimolante e semplice utilizzo dei dialoghi e conquista tramite le invidiabili interpretazioni di tre bravissimi attori, Walken, Hoffman e Keener. Poco ispirato il finale.
Pro.
- Tre bravissimi protagonisti.
- Buona metafora della vita.
Contro.
- Evidenti forzature nello script.
- Finale poco ispirato.
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