Ehilà gente!
Il primo mese di questo nuovo anno si è concluso ed è tempo di tirare le somme.
I libri di gennaio
E’ iniziato malissimo il 2013. Ho letto varie cose per il master e il tempo si è accartocciato su se stesso, troppi impegni, cose da fare e scadenze, così il tempo per leggere per il mio personale piacere è arrivato ai minimi storici. Sono riuscita a terminare un solo libro e sono a metà del secondo… vergogna…
- 1Q84. Libro 3 di H. Murakami (trad. G. Armitrano).
Che dire se non capolavoro. Murakami in questo libro in due tempi (la prima parte uscì a inizio 2012) ci ha mostrato come gli universi si intersecano tra loro, come ogni uomo è un mondo che va scoperto, una storia da leggere attentamente, perché a ben guardarci dentro quella storia ci sei anche tu. Le vicende di Tengo e Aomame sono surreali ma quanto mai suggestive ed è impossibile non rimanere intrappolati in quel 1Q84 perché a raccontarcelo è il suo inconfondibile stile che scorre fluido, mai gridato, mai esagerato, che mostra razionalità anche dove raziocinio non c’è e che riesce a farti credere plausibile un mondo con due lune in cielo, a metà strada tra il qui e il là, capace di aprire finestre e porte che sono veri e propri passaggi verso dimensioni che solo in pochi altri casi il lettore è stato in grado di percepire. Non è uno stile per tutti, molti non sanno cosa farsene di una storia che pare on avere capo né coda e che termina con più interrogativi dell’inizio. In realtà, se si ha l’attenzione necessaria e la giusta predisposizione, in questo intreccio di universi ogni lettore potrà trovare punti di contatto con il suo mondo. Perché ogni storia ha i suoi destinatari e i suoi protagonisti, ma non è detto che le due figure non possano, alla luce della luna, coincidere. Bello bello bello.- Il seggio vacante di J.K. Rowling (trad. S. Piraccini). Ancora in lettura. Sono a metà del romanzo e posso leggermente sbottonarmi. La scrittura della Rowling è sempre molto piacevole, semplice e lineare ma mai colloquiale o troppo informale, mantenendo sempre un decoro e quasi una volontà dalla parte della scrittrice di mantenere, così facendo un certo distacco e una sorta di superiorità paternalistica con i suoi personaggi e la storia narrata. I personaggi meglio delineati al momento sono quelli più folkloristici e parodistici, nati per dare al lettore l’occasione per sorridere tra un capitolo e l’altro. Sulla storia forse avrei qualcosa da ridire, ma per il omento mi fermo qui perché non voglio dare giudizi affrettati prima di terminare la lettura… stay tuned!
Acquisti & co. Solo due piccoli piccoli. Fino al 3 febbraio Adelphi propone sconti su tutte le collane e la cosa mi faceva parecchio gola così ne ho approfittato per comprare Due di I. Nemirovsky, di cui spero di poter leggere tutta la sua bibliografia perché la Nemirovsky era una grande scrittrice e merita di essere conosciuta meglio e da più gente possibile. Poi, per non farmi mancare nulla, ho approfittato degli sconti sulla Universale Economica Feltrinelli per procurarmi Mr Gwyn di A. Baricco che ancora non ho letto e credo che leggerò prestissimo.
La velleità femminile del mese
Questo mese la velleità sono stati i saldi. Siiii! Come ogni anno, gennaio segna un aumento di capi e accessori in mio possesso e un tracollo delle mie finanze. A essere sinceri quest’anno non sono stata molto soddisfatta, sarà che ho fatto acquisti nei (rari) tempi morti e non ho realmente trovato niente che mi facesse impazzire. Tra le cose più carine ci sono alcuni orecchini acquistati da Accesorize, una palette della linea Color Seduction di Kiko, n. 05 Astonishing Emerald, un cardigan nocciola da H&M, due paia di stivali, un vestitino blu con elementi metallici e cerniera di lato e un cappottino nero con chiusura stile montgomery (che io amo). Ovviamente non sono mancati mille altre piccoli acquisti. Povera me, se comincio non la smetto più… ma siamo sopravvissute anche a questo girone. Ci rivediamo quest’estate!
Il video del mese
Penso che ormai l’abbiate visto tutti. Si tratta del corto più romantico del momento: Paperman della Disney. In corsa per l’Oscar come Miglior cortometraggio, racconta una storia d’amore che nasce e si sviluppa attraverso indisciplinati aeroplanini di carta. Sei minuti e mezzo di puro romanticismo, da non perdere assolutamente.
Cose di cui vergognarsi (almeno un po’)
Capita che scorrendo per più volte al giorno la home di facebook mi imbatta in strani aggiornamenti di amici del tipo “tizio ha sboccato il livello 100 in Ruzzle”. Capita che veda status che sono vere e proprie richieste d’aiuto: “Qualcuno ha voglia di una partita a Ruzzle?/ Please giocate a Ruzzle con me, sono in crisi d’astinenza!”. Io che arrivo dal mio mondo con le panfarfalle (termine tornato di moda grazie al pirata, carissimo compagno di classe nonché vicino di casa) non riuscivo a decifrare questi messaggi poiché ero del tutto ignara di questo giochino che ha stregato il mondo dei facebookiani e non. Una volta scoperto l’arcano, mi sono scaricata l’applicazione. E ora se mi soffermo un momento di più su una parola, la mia mente parte in automatico alla ricerca di quante parole e punti essa può contenere. Con conte te tenere nere re. Spero aprano presto centri di recupero per giocatori ruzzle anonimi…
Faccio cose, vedo gente…
Tanto per ribadire il concetto che sono una persona sempre in movimento, ero su facebook un po’ di tempo fa e mi capita di vedere una striscia tanto divertente quanto tragicamente vera:
Mi piace tanto e mi incuriosisco. Cerca che ti cerca scopro la pagina facebook e il blog dell’autrice: si tratta di Alejandra Lunik, vignettista e illustratrice argentina. A lei dobbiamo l’invenzione di Lola, una ragazza come tante, con i problemi di tutte e un compagno che, come tutti gli uomini di questa terra, non riesce mai a comprendere appieno l’universo dell’amata. Le strisce, che Alejandra pubblica ogni settimana il giovedì, sono molto divertenti ed è davvero difficile non identificarsi nei dubbi, gioie, manie e dolori di Lola. Se volete seguire Lola, andate sulla pagina facebook di Alejandra o seguite il suo blog.
Altra cosa trovata nel web, e questa non ve la potete proprio perdere, è il blog L’arte spiegata ai truzzi. Una genialata partorita da una dottoressa in arte, romana de Roma, Paola Guagliumi, che fa la guida turistica e nel tempo libero si diletta a scrivere spassosissimi post in cui spiega le opere d’arte con termini e registro linguistico che mettano a proprio agio anche i truzzi più truzzi della capitale. L’arte non sarà più la stessa e non è mai stata così divertente. Passate da lei e non ve ne pentirete!
http://lartespiegataaitruzzi.tumblr.com/
La musica che mi frulla in testa
Ultimamente mi frulla un po’ di tutto. Ogni giorno cambio cantante, genere, sonorità…bah… Di sicuro ho ascoltato spesso la nuova canzone dei Baustelle, La morte non esiste più. Cosa ne penso? Che se ne possono fare tante di critiche, dal proliferare in Italia di novelli cantautori e gruppi d’autore, al fatto che tutti pensano più a iscriversi a un filo di musica di un certo livello che a produrla davvero, all’idea che i Baustelle erano bravi prima e ora è tutto lo stesso disco, la stessa solfa… Premettendo che si tratta di un genere che deve piacere, credo che il testo di questo brano abbia degli sprazzi che meritano tutta l’attenzione dell’ascoltatore, momenti di felice ispirazione e creazione artistica e che ad ascoltarla si finisce inevitabilmente per apprezzarla ogni volta di più.
E per questo mese è tutto. Passate un buon febbraio. Alla prossima!