Una Fragola al Mese: Novembre 2012

Creato il 04 dicembre 2012 da Strawberry @SabyFrag

In ritardo sulla tabella di marcia, io meglio e il peggio di Novembre…

I libri di Novembre.

Mese tutto sommato andato più che bene, 5 letture portate a termine e con un certo livello di stelline:

- Finché le stelle saranno in cielo di K. Harmel. .  Best seller che mescola dolci e temi importanti come quello dell’Olocausto e della memoria. La scrittura non è eccelsa e vi è una reiterazione di aggettivi banali e personaggi stereotipati che a volte danno i nervi, ma la storia è davvero commovente, la triste vicenda di mamie (nonna in francese) e della sua famiglia insieme a quella del suo amato in piena invasione nazista non possono lasciare indifferente nessuno. Mi è piaciuto molto come la scrittrice abbia dato valore al concetto di Memoria applicato nel nostro presente, a evidenziare ancora una volta come non si può vivere nel presente senza il passato e che è nelle nostre radici che possiamo trovare noi stessi. E di sicuro un punto di merito per avermi fatto scoprire un aspetto che non conoscevo all’interno della triste storia dell’Olocausto e della deportazione nazista, ovvero l’aiuto che la comunità mussulmana diede agli ebrei francesi nel loro tentativo di fuggire a un destino terribile. Pensare che queste due comunità abbiamo potuto vivere in pace al punto addirittura di aiutarsi in un momento di tale bisogno lascia molto spazio a riflessioni amare su un presente di violenze e guerre che appare sempre più insensato…

- Cinquanta sfumature di nero di E. L. James. . Se al peggio non c’è mai fine, questo libro ne è la prova. Proseguendo nella lettura di queste inutile trilogia, si scopre che la scrittrice è riuscita ancora una volta a dare il meglio di sé. In questo secondo capitolo della serie viene a mancare persino l’elemento che riusciva a tenere un pò su la narrazione e l’interesse del lettore nel precedente libro, ovvero la componente erotica e sadomaso (se così la vogliamo definire). Qui è tutto un “Ti amo” e uno “Sposami”, le sculacciate si riducono allo zero  e i gatti a nove code vengono appesi al chiodo. Dal porno soft al romance di peggior specie. Resta una scrittura discutibile, una storia banalotta, dei personaggi involuti e senza alcun appeal e tanta voglia che il cattivo di urno stavolta vinca e faccia fuori tutti…speriamo accada nel terzo e ultimo libro…

- The Help di K. Stockett. . Abbiamo finito il nostro GdL. E devo dire che questa volta eravamo tutte soddisfatte. E’ stato bello leggere questo romanzo, dalle tematiche importanti e dalle emozioni vivide e sentite, ed è stato un piacere leggelro con voi. Quando ripetiamo? ;-)

- Nord e Sud di E. Gaskell. Bello e inatteso. Ve ne ho parlato QUI.

- Sabato di I. McEwan. . McEwan è un genio, mettiamocelo  bene in testa. Il romanzo è lento in più punti e le riflessioni del protagonista, Henry Perowne, neurochirurgo alle prese con un Sabato speciale, sulla vita e soprattutto sul suo presento, all’indomani della tragedia di Ground Zero e alle soglie della guerra per la democrazia voluta da Bush e supportata dal governo Blair, sono tanto interessanti quanto a tratti noiose. Forse era anche il periodo, lo ammetto, che non si prestava a tali pensieri più di tanto. Ma è straordinaria la capacità di McEwan di analisi della società del 2000, dove nessuno si sente più al sicuro e tutto ciò che è diverso viene visto come una minaccia, e di realizzazione di un flusso di pensieri che incarna l’uomo inglese medio che vive la crisi delle sue certezze e la paura per un domani veloce e troppo diverso dal mondo come finora lo aveva conosciuto. E’ di sicuro la riflessione sulla guerra in Iraq e la sua necessità a farla da padrone. Ma mentre Henry, dopo aver assistito a un atterraggio d’emergenza che ha innescato nella sua mente una moltitudine di scenari apocalittici, trascorre la giornata pensando a quanto il mondo non sia più un posto sicuro, nella sua giornata pianificata al singolo minuto accade un evento, un banale incidente, che si rivelerà essere la cartina tornasole dei suoi pensieri. Demonizziamo un diverso per ragioni che a stento vogliamo approfondire, crediamo il vero pericolo provenga da un non meglio precisato fondamentalismo con cui associamo persone diverse tra loro e storie di uomini lontani l’uno dall’altro per quella politica di fare di tutta l’erba un fascio che tanto è comune in Occidente, ma i pericoli possono essere così vicini a noi da non riuscire, ciechi come siamo, a vederli fin quando non ci si pongono davanti. Un romanzo non facile da leggere ma che alla fine saprà regalarvi quella soddisfazione tipica dei libri capaci davvero di fare la differenza. La buona letteratura…

Acquisti & co. Tanto per non farmi mancare nulla. Classica capatina in libreria e consueto acquisto che va ad arricchire al già nutrita schiera di non iniziati. Questo mese sono diventata proprietaria di Venuto al mondo di M. Mazzantini, complice uno sconto del 25 % di sconto, e di I marmocchi di Agnes, secondo capitolo della saga di Agnes Browne di B. O’ Carroll, anche questo scontato. Fame placata…

Tot libri: 40/50

Tot pagine: 13178/15000

La velleità femminile del mese

A novembre mi sono finalmente tolta un paio di sfizi. Innanzitutto, ho finalmente trovato i pigmenti della linea Colour Arts di Essence. Dopo mesi sono riuscita a provare anche io questi ombretti ultra colorati. Mi piacciono tanto! Alcuni colori son si decisamente estivi, ma ce ne sono due che sono già diventati i miei preferiti: il numero 08 Cop & copper e il numero 06 Wow, it’s Orange! (che in realtà è un corallo)…adoro!

Ma la cosa di cui sono più contenta è l’acquisto del tanto agognato fondotinta Bare Minerals! Sfruttando il famoso sconto da Sephora di cui vi ho parlato giorni fa, sono riuscita a decidermi in un acquisto che volevo fare da tempo! Per il momento siamo in una fase di conoscenza reciproca, ma posso già sbilanciarmi e dichiararmi entusiasta! Per chi non conoscesse il fondotinta, si tratta di un prodotto dalla formula minerale che permette di avere una coprenza totale senza però la pesantezza del fondotinta nell’accezione classica del termine. Si stende con un pennello kabuki, pare un cipria ma ha in realtà la consistenza di una crema e tale composizione lo aiuta a uniformarsi all’incarnare e a donare un look naturale. Niente, è amore ormai…

Faccio cose, vedo gente…

Anche novembre mi vede culturalmente attiva. Alla notizia non ho saputo trattenermi e ho trascinato amorcito a un’altra mostra. Quale? Ma la mostra di Degas qui a Torino!

Direttamente dal Museo d’Orsay, dal 18 ottobre al 27 gennaio saranno esposti presso la Palazzina delle Belle Arti di Torino 80 capolavori del pittore francese, straordinario affresco della vita parigina della fine del XIX sec e l’inizio del Novecento. La mostra ripercorre la storia umana e artistica di Edgar Degas (1834 – 1917), dai suoi inizi realisti fino ad arrivare alla svolta impressionista e a quelle ballerine, specchio di una società nuova dedita ai consumi e all’intrattenimento e segno di uno studio sul corpo umano che si fa sempre più astratto e fuori dagli schemi, che lo rendono famoso ai più.

La mostra è ben sviluppata lungo una serie di percorsi che mostrano i vari stadi dell’artista. Non mancano i capolavori indiscussi come Ritratto di famiglia (La famiglia Bellelli), che segna la svolta e un passaggio a una pittura più vicina al movimento e meno precisa nella rappresentazione della realtà; L’orchestra dell’Opera, testimonianza di una pittura alla continua ricerca dell’istantaneità, del momento reale da immortalare sulla tela attraverso un occhio ormai sempre più fotografico; le Donne alla toilette, che mettono in evidenza il grande interesse del pittore per il corpo umano e, in particolare, per quello femminile, interesse che trova massima realizzazione nelle sue danzatrici come in Fin d’arabesque.

Infine un video, quasi un film realizzato dal museo d’Orsay appositamente per la mostra, aiuta il visitatore a entrare nella mente e nell’opera del pittore, per poter comprendere appieno le sue motivazioni e il contesto storico e sociale in cui si colloca.

Una mostra davvero ben fatta, dalle molteplici suggestioni e fonti di ispirazione e riflessione. Ovviamente anche questa è vivamente consigliata a chiunque si trovi a passare di qui…

L'arte non è ciò che vedi tu, ma ciò che consenti agli altri di vedere

La musica che mi frulla in testa.

Non riesco a togliermela dalla testa davvero questa volta. L’ho ascoltata per caso una sera su Deejay Tv e da allora la sento di continuo. Si tratta di Ho hey dei The Lumineers. Enjoy it!

Prima di salutarvi, e per l’ultima volta prima di diventare pesante, ricordo a tutti dell’iniziativa 25 Pensieri per Natale. Per saperne di più cliccate sul banner!

A presto e buon dicembre!


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