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>>Una “fuga psicogena” dalla vita reale

Creato il 14 ottobre 2012 da Felice Monda

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Nella realtà virtuale, nel cyberspazio a differenza della vita reale si può viaggiare anche nel passato: per esempio si possono modificare discorsi e commenti avvenuti in passato. Mentre nella vita reale non è possibile modificare il passato nella realtà virtuale per esempio di un social network questo si può fare. Questà è una differenza tra realtà virtuale e vita reale riguardo al tempo.

Riguardo allo spazio nella vita reale abbiamo distanze da percorrere, distanze che percorriamo grazie ai mezzi di comunicazione che possediamo, veloci e meno veloci. Invece nella realtà virtuale ogni distanza è percorribilein tempi irrisori: per esempio ci possiamo trovare all’altro capo del mondo in un secondo circa. Nella realtà virtuale ci possiamo spostare nello spazio e andare dovunque, in tutte le direzioni, a velocità che rispetto a quelle della vita reale sono supersoniche.

Detto ciò arriviamo alla conclusione che nella realtà virtuale le “leggi della fisica” della vita reale non valgono più e da ciò consegue che nella realtà virtuale è come se avessimo dei “superpoteri” che ci consentono di fare cose che nella vita reale non sono possibili.

Questo poter fare cose che nella vita reale non sono possibili da realizzare ci da anche un senso di onnipotenza e di superiorità non indifferente dal punto di vista psicologico.

Non percepire lo spazio e la velocità come si percepiscono nella vita reale modifica anche il modo con cui siamo abituati a percepire la vita reale stessa: quindi una modifica delle nostre capacità intellettive come anche della nostra psiche.

Inoltre da non trascurare che la realtà virtuale diventa anche una “fuga psicogena” dalla vita reale soprattutto se quest’ultima è percepita da noi stessi come “negativa”.


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