Tappa fissa nel tour dell'isola di Sao Miguel è la cittadina di Furnas, che pur essendo piccolissima offre moltissimo.
Le casette bianche che vediamo dall'alto dal Mirador del Lombo dos Milhos, ci mostra la strada per arrivare a Furnas immersa tra le verdi colline della regione.
Come prima cosa entriamo nel Parque Terra Nostra, l'ingresso del parco coincide con quello dell'Hotel Terra Nostra Garden, il biglietto costa solamente 6 euro, probabilmente le migliori che abbia mai speso in questa vacanza alle Azzorre.
Appena entrati si ha l'impressione di stare in una giungla, un verde così rigoglioso e brillante non l'ho mai visto, vi giuro!
Palme, laghi serpeggianti dove nuotano i cigni, viali costeggiati da alberi altissimi ed esotici, ninfee e fiori di loto, ponti rivestiti di rampicanti, tutto così magico e surreale: una fiaba!
Un'oasi di pace, dove il tempo trascorre a ritmo dei vostri passi lenti e curiosi, cullati da un silenzio surreale e appagati da una natura tropicale che probabilmente (almeno parlo per me) per i nostri occhi sono una novità.
Un luogo dove se non andate nei giorni affollati regna la pace, un posto frequentato dagli isolani per una gita domenicale, dove stendersi nel prato e prendere un po' di sole.
Passeggiando si incontrano opere come l'obelisco in marmo, fatto costruire dal marchese di Praia e Monforte, sculture di animali fatte con la vegetazione, ed essendo un rinomato giardino botanico c'è anche una sezione dedicata ai fiori come le azalee, ciclamini, camelie e il simbolo dell'isola le ortensie.
Ovviamente tutto ruota intorno ad un attrazione che non ve ne ho ancora parlato: la Casa del Parco, la ragione dove ha avuto inizio questo grandioso progetto.
Questa iniziativa la dobbiamo ad un americano di nome Thomas Hickling, che venne alle Azzorre in cerca di fortuna, qui realizzò le prima piantagioni di alberi e costruì una semplice casetta di villeggiatura per passarci la stagione estiva, che la chiamò la Yankee Hall ovvero luogo di riposo.
Morto all'età di 91 anni, nel 1834 Hickling lascio in eredità la sua casa, e nel 1901 il Marchese di Praia e Monforte ricostruì la residenza e continuò i lavori di ampliamento del giardino.Proprio davanti alla casa, una scalinata porta ad un enorme piscina dal colore giallo, vietato non immergersi! Non vi fate intimorire, anche io ero titubante: l' acqua gialla, calda e dal forte odore di zolfo, ma buttatevi!
Munitevi di un costume da bagno da gettare via, asciugamano, cambi per dopo, bagno schiuma, la cuffia per i capelli non è obbligatoria ma ve la consiglio se non vorrete sentire sempre addosso l'odore di zolfo.Potete rimanere il tempo che vorrete, l'acqua così calda e contenente ferro ha proprietà benefiche per il corpo..quindi avanti, non tiratevi indietro.
Rimettiamoci in marcia, è ora di andare alla scoperta di questa "faccenda" delle terme, dello zolfo che abbiamo lasciato in sospeso nella piscina del parco.Per capire bisogna come sempre partire dall'origine, dalla fonte, in questo caso dobbiamo andare dietro di ben 800.000 anni fa, sin dall'origine del vulcano Furnas.
Come saprete l'isola delle Azzorre è piena di vulcani, soprattuto nella parte nord orientale del paese, il vulcano arrivò ad occupare circa 200 km2, oggi ridotti a 80km2.
Una parte di questo territorio ora ha dato origine ad una lago, il Lago di Furnas, il secondo lago per estensione dell'Isola di Sao Miguel, è proprio per questo motivo che ai margini del lago nel suolo privo di vegetazione vediamo fuoriuscire dei vapori tenui e dall'odore di zolfo, sono presenze di forze telluriche vulcanici.
Questi fenomeni sono chiamate caldeiras, ovvero buche aperte nel suolo, dove gli abitanti del posto, hanno ben pensato di cucinare il saporito "cozido das Furnas" un mix di carne e verdure cucinate al vapore. Le buche sono diverse, ogni buca ha un nome di un ristorante proprio perchè lì viene cotto e subito trasportato al ristorante del paese. E' uno spettacolo tipico e interessante da vedere!Per entrare in questa zona bisogna pagare solamente il ticket del parcheggio, dopo aver oziato un po' al sole, potete costeggiare il lago fino ad arrivare alla sorprendente chiesetta di Nossa Senhora da Vitòrias, una chiesetta romanico-gotica.
Spero di non aver tralasciato niente della mia esperienza a Furnas, mi raccomando andateci piano con il Cozido!
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