Lo so che a vederla sembra solo una foto un po' mossa e assai poco nitida. Ma questa immagine ha una sua storia. E', come dicevo, un esperimento di esposizione molto prolungata, una specie di "solargraphy", ma senza la traccia del sole, e senza che la pellicola (in questo caso carta fotografica bianco e nero) sia sviluppata, ma solo fissata (in pratica un lumenprinting, per chi sa di cosa si tratta).
Il soggetto è un casale diruto, vicino il Marta, a Tuscania, nell'area di Salumbrona. La fotocamera è stata collocata il 24 maggio ed è stata recuperata ieri. In totale, oltre un mese di esposizione! Purtroppo, la fotocamera stessa è stata utilizzata come posatoio da qualche uccello (a giudicare dalle cacchine...), il che ha provocato, a lungo andare, un leggero disallineamento, il che spiega la doppia immagine. Che però, per quanto mi riguarda, aumenta il fascino della foto.
Un mese di sole e di pioggia, di passaggi di animali e persone, di stelle e nuvole, di sole e lucciole, tutto condensato in una singola immagine. E' questo il senso del progetto che sto portando avanti, i cui primi risultati saranno presentati a Ottobre a Bomarzo (in un evento sulla fotografia stenopeica che sto organizzando e di cui vi dirò più avanti)!
Raggiunto il lago, ho realizzato un'immagine dell'isola Martana dalla spiaggia, ieri deserta a causa del forte vento di maestrale: condizione ideale per un fotografo, assai meno per i bagnanti!
E infine, eccomi a Marta, il cui borgo antico è tra i più fotogenici della zona, anche grazie ai passaggi voltati, alle scalinate, ai vecchi muri. Eppoi, si può lavorare con tranquillità, sebbene i pur rari passanti sgranassero gli occhi nel vedere un tizio scapigliato, in bicicletta, sistemare su uno stativo un barattolo rosso, la cui funzione deve apparire misteriosa!
A ogni modo, dopo un'esposizione di circa 5 minuti, ecco il risultato. Non male, direi!
Ho utilizzato anche la forma più semplice, economica e portabile di "Can Camera" possibile: un barattolino dei rulli 135 (quelli di plastica, neri), convertito a fotocamera stenopeica con cinque minuti di lavoro e che funziona egregiamente. Basta un pezzettino di carta bianco e nero e la magia ha inizio!
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