Salve ragazze è da un po' che non scrivo, ma sono stata presa da un sacco di cose, ma non vorrei per questo trascurare il mio blog che mi dà sempre un sacco di soddisfazioni. Da pochi giorni ho iniziato una nuova collaborazione con una tipografia della zona, e proprio l'altro giorno ero da loro a stampare una partecipazione in Letterpress. Vedere la realizzazione dell'intero lavoro è veramante interessante e parlare con tipografi che hanno un'esperienza lunghissima in questo settore è veramente unica.
Intanto immaginatevi una vecchia macchina da stampa dove i fogli non vengono messi della grandezza dei 70x100, ma già tagliati delle dimensione finita delle partecipazioni, il colore non viene impostato dal computer, ma miscelato a mano. Per i colori mi spiegavano che esistono già delle tinte ma se si vogliono creare i mezzi toni bisogna miscelare i colori tra loro.
La macchina viene azionata a mano, c'è un rullo che viene inchiostrato, il quale a sua volta inchiostra il clichè; l'effetto del Letterpress viene fatto pressando il clichè sulla carta.
Mi raccontavano che una volta, il vero tipografo era colui che riusciva a stampare perfettamente sulla carta senza lasciare traccia sul retro, proprio l'effetto contrario di questa nuova moda del Letterpress. Inoltre un'altra cosa che mi ha lasciato stupita è l'estrema manualità che richiede questo lavoro, il clichè viene montato su una lastra di metallo, poi starà nel tipografo riuscire a centrare il foglio e il clichè, di solito fà un paio di stampe prova fino a quando non si ritiene soddisfatto.
Per riuscire a dare questo effetto rilievo sulla carta si potrebbero usare anche i caratteri mobili, che ovviamante oggi sono più difficili da reperire, esistono in legno e in piombo, ma il tipografo mi raccontava che il continuo schiacciamento e la troppa pressione rischia di danneggiarli irrimediabilmente, quindi per questo tipo di lavorazione conviene usare il clichè.
Ce ne sono vari tipi: realizzati in polimero, che sicuramante hanno costi minori, ma essendo una sorta di plastica se pressati troppo rischiano di rompersi, in magnesio, che associato alla giusta carta danno l'effetto desiderato. (che sono quelli che usiamo noi)
Fino ad ora abbiamo usato delle carte molto classiche per la realizzazione del Letterpress, ma abbiamo notato che probabilmente usando una carta con utilizzo di cotone, una carta più porosa, potremmo dare la possibilità al clichè di entrare con più facilità nelle trame della carta e lasciare un'impronta + decisa. (sarà il nostro prossimo investimento). Ovviamante anche la grammatura della carta ha una grande importanza in tutto questo. Beh posso concludere che questo tipo di lavorazione è un capolavoro di artigianato sopravvissuto nel tempo!