Una giornata insieme a Fabio Bertolacci

Come vi avevo promesso, sono qui a raccontarvi di una bellissima esperienza vissuta questo week end a Nettuno, località balneare vicino Roma. Sono stato invitato ad assistere ad una gara del campionato italiano di Off Shore categoria C3 direttamente dal Campione del Mondo in carica Fabio Bertolacci. Inutile dirvi l'emozione che si prova ad entrare in un mondo totalmente sconosciuto e dove ogni immagine, ogni suono, evoca sensazioni nuove ed inattese. Insomma, appena arrivati veniamo accolti dalla stretta collaboratrice di Bertolacci, Wilma Testa, che  ci fa entrare nella zona addetta al parcheggio delle barche; si stavano ultimando le prove del sabato pomeriggio e Bertolacci era in mare a provare la sua imbarcazione. Prima cosa che mi rimane impressa è che la sua barca, n. 47,  è di colore arancione come il mio colore preferito. Assistiamo anche al recupero di una imbarcazione che nelle prime ore del pomeriggio aveva avuto un incidente e che aveva quindi spaccato il motore. Finite le prove, ecco venirci incontro lui....il CAMPIONE! Visto la sua straordinaria capacità comunicativa, e il suo sorriso genuino, mi permetterò di chiamarlo direttamente per nome (penso che lui sia d'accordo); Fabio ci accoglie in modo veramente amichevole e ci mette subito a nostro agio; ci invita al suo Motor Home, e ci offre un aperitivo. Ancora con indosso la tuta di gara, ci traghetta nel suo mondo, attraverso le sfumature dei suoi discorsi ed i racconti delle sue vittorie e dei suoi incidenti. Figlio di sportivo, il padre campione di ciclismo, e padre dell'astro nascente del calcio Andrea, attualmente giocatore del Lecce, ma di proprieta della AS Roma, Fabio è lo sportivo della sua categoria che ha praticamente vinto tutto. Ora è proprio su questo che volevo soffermarmi. Sentendolo parlare, emergeva tutta la sua voglia di continuare a vincere, di essere sempre il numero uno.
Mi sono chiesto "cosa spinge uno sportivo a non sentirsi mai arrivato?". I suoi occhi parlavano per lui, il suo sguardo diretto e "determinato". Ad un certo punto mi guarda e mi dice: "vedi Maurizio, domani c'è la gara, io ormai ho vinto tutto, ma sai quele è la cosa che mi fa spingere ancora? è che se domani all'arrivo io dovessi arrivare secondo......ho perso!!!!" Porcha miseria mi sono detto. Pensa se questo modo di pensare riuscissimo a focalizzarlo nella vita di tutti i giorni. Quanti di noi, ogni qualvolta fanno una performance nella vita, di qualunque natura, pensano allo stesso modo, e quanti invece........si accontentano! Questo fanno i CAMPIONI, sono sempre determinati a VINCERE!!!! Non importano le interferenze si va dritti verso la VITTORIA. Poi esce fuori un  Fabio coinvolto all'interno della sua famiglia, come se il campione tolte le vesti, ti porta dentro i suoi affetti, mostrandone le caricature e i retroscena a volte al limite del comico. E via, ecco ci spostiamo, e accompagnati da lui conosciamo la sua famiglia; papà, mamma, e figlio. Ma non eravamo venuti a vedere una corsa di barche? Mi guardo intorno e mi trovo al centro di una meravigliosa famiglia che gioca con i ricordi, che si prende in giro, con gli sguardi di una madre, che mangia con lo sguardo la bonta del figlio. E le emozioni si sommano; Fabio campione nello sport e nella vita, nei rapporti familiari, insomma per fare una similitudine "un FARO" a tutto tondo per tutti coloro che hanno la fortuna di conoscerlo. La gara il giorno dopo non si è effettuata causa il maltempo, ma penso che questa esperienza partita sotto una certa veste e vissuta completamente in un'altra, mi lascia una grande forza; quella di avere conosciuto una persona che fa dello sport la sua comunicazione di vita, ma che oltre a correre tra le onde, riesce a correre dentro le persone che lo circondano, e che posso dire con certezza, guardando i loro occhi, sono rapiti da una persona veramente positiva.
Grazie Fabio per queste ore stupende............
Maurizio