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**For Italian readers
Se qualcuno tempo fa mi avesse chiesto di passare una giornata in montagna a sfrecciare su e giù su un quad per sentieri tortuosi e scoscesi, avrei risposto con un sonoro no. No, perché sono pigra. No, perché non ho mai guidato uno scooter, figuriamoci un quad. No, perché al gelo della montagna in inverno ho sempre preferito il calduccio di un comodo divano casalingo. No, perché non posso proprio vantare un'anima da agile e consumata sportiva pronta a fare le capriole su una specie di moto in mezzo alla terra e al fango.
Quando però ultimamente, grazie a Emozione 3 e Nova Sila, mi si è presentata l'occasione di scorrazzare in quad per i suggestivi paesaggi silani, ho deciso d'istinto di accettare “la sfida”, mettendo alla prova il mio (inesistente) lato avventuroso.
Dire che è stata una giornata entusiasmante è riduttivo. A parte essere partita senza aver mai guidato un quad ed essere tornata a casa fregiandomi del titolo di consumata “pilotessa”a quattro ruote, ho avuto l'opportunità di spingermi nel cuore della Sila più incontaminata, tra corse a ostacoli, salti rocamboleschi e slalom su sentieri impervi. Non avrei minimamente pensato di essere così spericolata. Finora l'unico “rischio” che avevo corso era sgomitare tra un fotografo e l'altro in pedana o nei backstage delle sfilate.
Devo ammettere che la pazienza di Mauro, il gestore di Nova Sila, nonché istruttore preziosissimo, e l'esemplare organizzazione di Emozione 3 hanno fatto tantissimo per farmi scoprire questa parte di me del tutto ignota fino a quel momento. E, non paga della prima esperienza, appena messo piede giù dal quad il primo pensiero è stato organizzare la prossima corsa.
Stavolta con sulla neve con lo slittino.
Le foto del post purtroppo sono state scattate prima e il dopo del giro, per ovvie ragioni di “pericolo” per la macchina fotografica e per l'ingente quantità di fango schizzata addosso alla sottoscritta durante la corsa. In ogni caso non basterebbero a descrivere alla perfezione gli spettacolari paesaggi visitati durante l'escursione.
Scatto conclusivo con Mauro, il super istruttore