Nel mese di marzo pubblicammo questo post segnalando una situazione assurda : l’ennesimo negozio di scarpe cinesi che aveva aperto (non entriamo nel merito come) lasciando addirittura le insegne e la tenda del precedente esercizio che vendeva tutt’altro genere di articoli (elettronica di consumo). A distanza di un mese, evidentemente, qualcuno ha recepito che forse si era andati oltre la decenza e ha obbligato l’attuale negoziante a togliere sia l’insegna sia la tenda.
Certo è una ben magra consolazione rispetto al disastro commerciale che si è pepretrato nell’ultimo decennio all’Esquilino, ma in un perodo di crisi prendiamo atto anche di questa goccia.