Oggi ho visto una lacrima nascere.
Credevo fosse felice.
Era seduta dinanzi a me, nel vagone del treno che dal centro ci portava all’università. Era seduta dinanzi a me con i capelli biondi, il viso piacevole, gli occhi verdi. Era seduta dinanzi a me con la mano in quella di lui, che, trasognato, poggiava la testa sulla sua spalla.
Credevo fosse felice, ma, d’improvviso, i capelli si sono spenti, il viso rattristato, gli occhi arrossati: è nata una lacrima.
Lui le ha baciato la mano, proprio un attimo prima che la lacrima scivolasse via.