È incredibile come in sole 90 pagine scritte in dialetto siculo e leggibili in un batter d'occhio Andrea Camilleri riesca a toccare tutte le corde emotive dell'essere umano, comicità compresa, e a sceneggiare più misteri contemporaneamente. In Una Lama di Luce, ultimo giallo edito da Sellerio, il commissario Salvo Montalbano ha ben 3 gatte da pelare ed una bella grossa gli si infila persino nel letto sotto il nome di Marian.
Al povero Montalbano conteso dalle femmine in un ménage a trois si accompagna il Montalbano poliziotto con le sue brillanti intuizioni investigative. C'è un traffico di opere d'arte da sventare nel quale Marian sembra essere suo malgrado coinvolta; c'è un contrabbando d'armi tra tunisini che fingono di lavorare la terra siciliana ma che in realtà sono patrioti pronti a tornare nel loro paese per sovvertire il governo; e c'è una strana rapina avvenuta in centro ai danni di una donna che ha poi subito anche violenza carnale ad opera del ladro. Sia la versione della derubata, sia quella del marito giunto a sporgere denuncia contro ignoti puzzano entrambe di menzogna. Di lì a poco, in una contrada poco fuori Vigàta verrà rinvenuta un'auto carbonizzata con sopra i resti del cadavere di un uomo le cui mani e i cui piedi erano stati legati per una fredda esecuzione in stile mafioso. Il corpo risulterà essere quello del presunto rapinatore e violentatore ma le modalità della morte sembrano fatte ad arte per depistare le indagini.
Non manca l'ironia da sbraco con un Montalbano che si camuffa per investigare ma che resta più riconoscibile di prima o che si esaspera con l'assistente Catarella durante i demenziali siparietti al commissariato. Ma c'è anche il Montalbano reso malinconico da un importante ricordo del passato che lega indissolubilmente lui, Livia e quella "lama di luce" del titolo. Un riflesso che gli farà prendere l'abbaglio più inaspettato della sua vita e che preparerà un finale degno della migliore commozione.Un giallo che oserei definire in 3D e un Camilleri che va gustato fino alla fine per dare sale a tutte e 3 le storie che vi si mescolano con la precisione di un orologio svizzero nell'incanto dell'isola siciliana.
Leggetelo e certo non vi scasserete i cabbasisi!