di The Post Internazionale
Matt McLaughlin, avvocato della contea di Orange, in California, ha pagato il 26 febbraio la tassa di 200 dollari per poter presentare il Sodomite suppression Act (l’atto per la soppressione dei sodomiti) e sottoporla alla volontà degli elettori nel novembre 2016.
Questa proposta di legge dello stato della California prevede l’uccisione “ una pallottola in testa o qualsiasi altro metodo si convenga” per qualsiasi persona che ne tocchi un’altra del proprio stesso sesso per gratificazione sessuale. Qualora lo stato non eseguisse la condanna entro un anno, qualsiasi cittadino potrebbe compiere la condanna. In altri termini, si legalizzerebbe l’omicidio.
La proposta di legge prevede inoltre una multa di un milione di dollari, fino a 10 anni di detenzione e l’espulsione permanente dalla California per chiunque difendesse i diritti dei gay di fronte a un pubblico di minori.
La proposta difficilmente potrà diventare una legge, in quanto incostituzionale, ma, al tempo stesso, sembra sia difficile fermarne il processo referendario. Infatti, il procuratore dello stato della California deve garantire il diritto di ogni cittadino a proporre qualsiasi legge da sottoporre agli elettori, comprese le più assurde e violente.
Questo fatto è stato stabilito dalla Corte Suprema della California per evitare la possibilità che i procuratori affossino una proposta di legge per ragioni politiche. Tuttavia, come dimostra il caso del Sodomite suppression Act, viene garantita anche la possibilità di proporre leggi incostituzionali.
Intorno a questa vicenda è nato un ampio dibattito riguardo le regole per proporre i quesiti referendari. Ad esempio, secondo il presidente della California Voter Foundation, Kim Alexander, la tassa per presentare le proposte di legge, fissata dal 1943 a 200 dollari, è troppo bassa, e “andrebbe aumentata a 500 o mille dollari”, come ha riferito al Sacramento Bee.
Fonte: The Post Internazionale