
Nei giorni in cui alcuni scandali sconvolgono i partiti e portano all’attenzione la vergognosa legge sui rimborsi elettorali , in molti chiedono l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti. Si parla del referendum del 1993 che, sull’onda di sdegno di Tangentopoli, tolse di mezzo il sostegno dello stato ai movimenti politici. Sento giornalisti, politici, opinionisti parlare di ‘tradimento della volontà popolare’ e di mancato rispetto ‘dell’esito del referendum’. Nulla di piu falso.
L’esito dei referendum è valido per 5 anni, cioè per il corrispettivo della durata di una legislatura parlamentare. Dopodichè le leggi ‘abolite’ possono essere riproposte. Cosi è stato fatto e non c’è alcun tradimento della volontà popolare.
Andando poi nel merito della questione, credo sia sacrosanta una legge sul Finanziamento pubblico dei partiti. Negare un sostegno statale alla politica vuol dire ‘regalare’ la politica stessa ai ‘paperoni’, ai miliardiari in grado di autofinanziarsi, alle grandi lobbies. Il nostro paese sta faticosamente uscendo (forse) dal Ventennio berlusconiano, nato proprio durante il periodo post-tangentopoli in cui la classe politica era debolissima ed il finanziamento pubblico era stato appena abolito. Vogliamo replicare? Direi di no.
La legge vigente (quella dei rimborsi) è scandalosa. Se un partito spende 100, riceve 500. Inaccettabile. Servono invece dei provvedimenti chiari, semplici, ‘sobri’. Un tetto massimo di finanziamento per ogni anno ( in Germania si concede 1 euro per elettore), bilanci dei partiti trasparenti e sotto l’occhio vigile degli istituti preposti al controllo. Donazioni da privati con ammontare massimo di 1000 euro e non replicabili per piu di una volta l’anno.
In questo modo ogni partito avrà gli strumenti per farsi valere e per proporsi agli elettori, i bilanci saranno regolarizzati ed i movimenti non cadranno nelle mani delle lobbies di imprenditori e faccendieri.
A corredo di tutto ciò servirebbero nuove leggi per punire gli abusi.
Buonsenso e poca demagogia. Di questo avrebbe bisogno il paese






