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Una legislatura all’asta

Creato il 22 agosto 2010 da Strettamenteriservato

L’asta di Lost, con gli oggetti cult della serie, è un’idea geniale. Nel nostro piccolo si potrebbe fare altrettanto e devolvere l’incasso in opere benefiche. Come? Con una bell’asta commemorativa della legislatura che sta per naufragare. Certamente andrebbe a ruba il perizoma della D’Addario usato durante la famosa notte di Palazzo Grazioli. Chissà a che prezzo sarebbe battuto l’elenco originale, con le cancellature di Ghedini  (no, Presidente questo proprio non si può fare), dei cinque punti programmatici condivisi al 95% dai finiani. Figurarsi se qualche adepto della setta radicale non lancerebbe stratosferiche offerte anonime per accaparrarsi l’elastico del codino di Pannella, per farci poi le cose zozze di notte.  E lo specchietto in swarosky che la Bindi ha regalato alla Bresso in seguito alle offese del premier, non lo vorreste sul comodino? E la copia d’epoca della Costituzione sulla quale Franceschini ha giurato quando è diventato segratrio del Pd a quanto la si potrebbe mettere?
E’ stata una legislatura breve ma intensa, e di oggettini gustosi ce ne sarebbero tanti. La stella gialla della Bonino, ad esempio, renderebbe unico e irripetibile qualsiasi anonimo albero di Natale. La fotografia che Gheddafi aveva al bavero nel corso della sua ultima visita qui da noi non renderebbe unico il vostro album? La copia autentica del contratto di Feltri al Giornale. Il gobbo di Minzolini. Il simbolo dell’Api di Rutelli (a.a.a. occasione, mai usato, come nuovo) sarebbe da esporre nei musei vaticani. E chissà quanti altri feticci…



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