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Una lettera da Barnsville (Ohio)

Creato il 08 aprile 2011 da Marianna06

/Reading da "Il giardino della luce" diM.Berger

"Il più grande eroe che abbia mai conosciuto in vita mia è il  Mio Papà.Non so se "eroe" sia il termine giusto per descriverlo...Penso che potrei chiamarlo piuttosto il salvatore del mondo, sopratutto degli africani.Oltre ai cinque figli che ha adottato, ci sono altri diciassette bambini che vivono in una delle due sue case. Il loro numero non è mai stabile in casa nostra - non perché qualcuno muoia, ma perché ne arrivano in continuazione degli altri. La settimana scorsa il Mio Papà mi ha mandato un e-mail(da Addis Abeba n.d.r.) dicendo che ha due bambini nuovi di cui nessuno si occupa e che hanno bisogno di cure mediche".

"Ho una grande ammirazione per ciò che fa il mio Papà ma mi dispiace per lui perché ho visto come vivono i dottori in America e perfino in Africa. Loro hanno delle belle case. E il mio papà no. A lui interessa solo il numero di pazienti che salva ogni giorno. Non ha il tempo di mangiare, quindi mangia in macchina mentre va al lavoro, e non ha nemmeno il tempo di dormire.Spero che un giorno si renda conto che pretende troppo da se stesso.Ha bisogno di un po' di tempo per rilassarsi.Io gli voglio bene e apprezzo quel che fa, ma è troppo."

"Grazie per avermi dato la possibilità di scrivere del Mio Eroe -il Mio Papà."

   Semegnew Hodes

 

Semegnew è uno dei tanti bambini o adolescenti che Rick Hodes, medico in Etiopia per conto della JDC, una organizzazione umanitaria ebraica senza scopo di lucro, ha mandato a curare negli Usa, grazie alla ricca rete di contatti con altri medici e specialisti,che è riuscito a costruirsi dalla lontana Africa orientale, con l'aiuto di uno"scalcinato" computer portatile, che porta sempre con sé ovunque si trovi.

A raccontarcelo, con dovizia di particolari, è Marilyn Berger, giornalista -collaboratrice  del New-York Times, la quale, sull'esempio del dr. Hodes, dopo un viaggio in Etiopia, non solo decide di raccontare la storia di quest'uomo straordinario  ma adotta anch'essa Danny, un bambino da lei incontrato casualmente su di un marciapiede affollato di Arat Kilo, che oggi è guarito da una tubercolosi del midollo spinale, molto diffusa in quelle zone estremamente povere ed ha  finalmente una vera casa e un'autentica famiglia.

La lettera di Semengnew è quella che lui invia ad un concorso televisivo , lanciato dalla  CNN.

Grazie all'essersi piazzato al secondo posto nella gara, al dottor Rick arrivano in premio ben 10mila dollari, che lui definisce subito utili per un'operazione alla schiena di uno dei suoi tanti bambini o adolescenti.

Visto che Rick Hodes, che è sempre a caccia di chirurghi spinali per i suoi giovani pazienti in ogni angolo del mondo conosciuto, le cose le misura  appunto così-come ci dice la Berger.

 

A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

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