Geroprotectors.org e' un database di sostanze geroprotettrici (geroprotectors), cioe' di sostanze che "proteggono dall'invecchiamento".
Dal sito (riassumo):
Il rischio di malattie croniche cresce con l'eta': disturbi cardiovascolari, sindrome metabolica, diabete, aterosclerosi, ipertensione, tumori e malattie degenerative. Alcune sostanze geroprotettrici sono state individuate, tramite studi su animali, e potrebbero essere efficaci anche sugli esseri umani.Ho giocato un po' con il motore di ricerca del sito, inserendo alcune delle nostre sostanze longeviste preferite e i risultati potrebbero sorprendere. Per esempio, la metformina (se cercate negli archivi vedrete che me ne occupo spesso), da' degli ottimi risultati in Caenorhabditis elegans (26,1% di allungamento della vita massima), ma solo il 6% di vita media nel topo. D'altra parte essa ha dimostrato molti effetti benefici in studi su esseri umani, al punto di essere uno, se non il principale canditato al ruolo di medicinale longevista... Il resveratrolo da' incredibili risultati (incrementi del 56% di vita media e del 59% di vita massima, ma non nei mammiferi (le cifre sono per i risultati con Nothobranchius furzeri, un piccolo pesce), mentre una sostanza comune come la caffeina produce uno straordinario allungamento della vita (52%!) nel Caenorhabditis elegans (certo, e' solo un umile verme, ma e' dal 2007 che dico che il caffe' fa bene anche a Homo sapiens...)
Un "geroprotettore" e' una sostanza che puo' allungare la vita o che puo' ridurre, rallentare o contrastare le patologie tipiche dell'invecchiamento, ostacolandone il processo, o correggendone le lesioni, o regolando la risposta del corpo allo stress [inteso in senso lato].
Geroprotectors.org include piu' di 250 esperimenti su animali, mirati all'allungamento della vita (topi e ratti da laboratorio, C. elegans e altri). Abbiamo raccolto dati su piu' di 200 sostanze le cui proprieta' longeviste sono conosciute, incluse alcune approvate per uso umano.
Se poi seleziono i criteri "approvato per uso umano" e estensione della "vita massima", ottengo ben 60 risultati. Concentrandomi sulle sostanze sperimentate su mammiferi (topi e ratti) e su quelle facilmente disponibili, ecco cosa ottengo:
- Cromo picolinato: aumento vita massima nel topo del 36%
- Acarbosio: aumento vita massima nel topo del 11% e della vita media del 22%
- N-Acetilcisteina: aumento vita massima nel topo del 40%
Wikipedia. L'acarbosio ritarda la digestione e l'assorbimento di zuccheri alimentari in quanto è un inibitore dell'alfa-glucosidasi intestinale, per tale meccanismo ha un effetto nel ridurre la glicemia post-prandiale. Riduce inoltre i livelli di trigliceridi, di emoglobina glicata (HbA1) e la resistenza periferica all'insulina.
Wikipedia. Piccole quantità di cromo sono necessarie per l’utilizzazione del glucosio da parte delle cellule in risposta all’insulina, ma le deficienze di questo elemento sono estremamente rare.