“Una luce per Antonino Palminteri”, l’orgoglio di Menfi nella notte del Maestro. Un secolo dalla scomparsa del celeberrimo compositore e Direttore d’orchestra (1915 – 2015).
Il Meastro Antonino Palminteri, compositore e Direttore d’orchestra, è uno dei tanti menfitani che ha inorgoglito la propria terra natia grazie al suo genio ed al suo talento. Pur calcando i migliori teatri d’opera delo mondo ha portato con sé l’amore per la sua città e l’affetto per le sue radici.
A cento anni dalla sua dipartita, il Comune di Menfi e l’Istituzione Culturale “Federico II” di Menfi hanno organizzato un incontro dal titolo “Una luce per Antonino Palminteri”, per celebrarne e ricordarne la figura. Giorno 17 ottobre 2015, alle 17:30, presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale di Menfi, tutta la cittadinanza è invitata all’incontro commemorativo.
Per tutta la settimana antecedente alla manifestazione il busto del Maestro, posto nella Villa Comunale, sarà esaltato da un fascio di luce. Riguardo all’ evento, ad i saluti del Sindaco di Menfi, Arch. Vincenzo Lotà, seguiranno, con la conduzione del giornalista Toni Fisco, le testimonianze di Paola Palminteri, nipote del Maestro, di Anna Maria Venezia, pronipote del Maestro, Giovanni Messina, discendente del Maestro, Nino Moschitta, Presidente del Lions Club di Menfi, Michele Raia, coordinatore della Scuola Civica Musicale “Città di Menfi”, Margherita Ocello, Promotrice dell’evento “Il Bel Canto e la Grande Musica”, don Giovanni Butera, già Parroco della Chiesa Addolorata, Gioacchino Mistretta, Presidente della Istituzione Federico II.
L’evento sarà accompagnato da momenti artistici a cura di Michele Campo, pianista, e Giulia Alletto, soprano. Verrà anche proiettato il documentario “Antonino Palminteri ed i luopghi della memoria” e l’attore Nino Sanzone leggerà alcuni documenti.
Antonino Palminteri: storia di un Maestro
Il Maestro Antonino Palminteri è nato a Menfi il 3 ottobre 1846 da Baldassare, medico e musico, e da Paola Ragusa. Nel 1860 si iscrisse al Real Conservatorio di Palermo dove compose la sua prima opera giovanile: “Imene dei Rizzari”. Nel 1870 conseguì il diploma di abilitazione al Magistero. Nel 1874 sostituì nell’insegnamento della musica il maestro Saladino. Rifiutata la cattedra per insegnamento di musica nei conservatori di Palermo, Napoli e di Firenze, iniziò l’attività di compositore. Si recò a Milano, città dove agivano i musicisti Amilcare Galli e Amilcare Ponchielli. In quella città il Palminteri compose due opere: Arrigo II e Amazzilia. La prima, Arrigo II, è una tragedia lirica in quattro atti, su libretto di V. Ramirez. Fu rappresentata, per la prima volta, a Monza il 12 ottobre 1878 e in seguito a Ferrara, Novara, Voghera, Bergamo e Casale Monferrato, qui diretta dal maestro Mascheroni; Amazzilia è un dramma lirico in quattro atti composto su libretto di Zanardini. Fu rappresentato al Del Verme di Milano il 13 ottobre 1883. L’opera, che ottenne successo, fu replicata per undici sere di seguito. In seguito sarebbe stata rappresentata a Parma, diretta dal maestro Vanzo ed al Conservatorio di Milano. Le due opere furono pubblicate da Ricordi, che, tra i suoi consulenti musicali annoverò pure il maestro Palminteri. Morto Amilcare Ponchielli nel 1886, nella cattedra, al Conservatorio, gli successe il musicista menfitano. Nella qualità di direttore d’orchestra nel 1893 fu in Spagna, dove diresse Aida, Carmen, Favorita, Lohengrin, Otello. Questa ultima interpretata dal tenore Francesco Tamagno. A Pietroburgo diresse opere di Bellini, a Buenos Aires di Giuseppe Verdi. I1 12 gennaio 1898, a Palermo, diresse il Lohengrin, commemorando il primo cinquantenario dalla rivoluzione di Palermo, alla presenza di Vittorio Emanuele III e di sua moglie Elena Petrovic di Savoia. E’ morto il 31 luglio 1915 a Pistoia.