L'episodio è narrato anche nel recente biopic su Hitchcock diretto da Sacha Gervasi: un critico del New York Times definì Psyco "una macchia su una carriera onorevole". In Francia, invece, il film fu apprezzato per merito soprattutto di Truffaut e del gruppo dei Cahiers du Cinéma, che proprio in quegli anni stava rivalutando l’intera produzione del regista inglese.
Ecco, questo semplice esempio serve a dimostrare che ai critici e ai loro giudizi va riservato un valore relativo e una credibilità condizionata. "La critica cinematografica non sarà una scienza ma certamente non è un gioco o una scommessa", sosteneva con ragione Paolo Mereghetti. Per molti addetti ai lavori, però, l’autorevolezza si riduce all’ottenere un pass per le proiezioni inaugurali e il successivo buffet.