"Ma quando avrai una famiglia come farai?" sbraitava mia madre dalla cucina o contandomi i passi raccattando quello che di volta in volta scartavo e lasciavo immancabilmente dove capitava. Io che non conoscevo bene nemmeno il programma della serata, sorridevo all'ipotesi futuristica di me con una famiglia poi invece e PER FORTUNA, ci tengo a scriverlo in maiuscolo, è successo, e ora che siamo in quattro, ho un timer di cinque minuti per riuscire a fare tutto. Spesso per avvantaggiarmi e per non uscire da casa così come capita, la sera, prima di addormentarmi, penso agli abbinamenti per il giorno dopo, quando invece non ci riesco, la mattina mi trovo costretta a "ravanare" nell'armadio con le luci rigorosamente spente e a provare a riconoscere i vestiti dal tocco, in questi casi il rischio di uscire a fare figuracce è altissimo.
Non m’importa granché in verità, ho imparato a non far caso alla maglia smoccolata all'altezza della spalla e nemmeno alla nuance arcobaleno che INCONSAPEVOLMENTE, anche questo ci tengo a scriverlo in maiuscolo, mi trovo addosso.
Da quando sono mamma è diventato più semplice vestirmi e meno importante, perché ho smesso di pensarci.
Quello però che per me, non è mai cambiato e sul quale non so far spallucce, è l'importanza dell'accessorio, del foulard abbinato a chicchessia, del cappello, del bracciale e di un'impeccabile manicure.
Ora passarsi lo smalto con i bambini che ti "razzolano" in giro per casa e attorno, perché caspita vogliono assolutamente capire cosa stai facendo con quella boccetta e pennellino, del tipo "fa che ci metto le mani e vedi come ti coloro il mondo!", è una causa persa.
Non solo è un'operazione che richiede tempo ma più che altro richiede quel tempo che sicuramente non hai: tempo a non fare niente, tempo ad aspettare che lui si asciughi, immobile.Posso provarci il week end, ma sinceramente preferisco andarmene dall'estetista che, se son fortunata, riesco pure a sfogliarmi un giornale. Comunque quando non ci riesco mi armo di pazienza e cerco di riportare a casa un risultato decente, seguendo una specie di vademecum che proprio la mia estetista mi ha passato.
Sostanza
SMALTO DI QUALITÀ. Non serve chissà quale cifra ma di sicuro "Uno cosa che costa 99 centesimi, quanto pensi possa durare?"PENNELLO LARGO. Più le setole si allargano, meno passate ti serviranno per coprire l'unghia. Il compito sarà più agevole e il risultato più omogeneo.
APPLICARE LA BASE TRASPARENTE. Se l'unghia non è liscia e uniforme, la stesura dello smalto non può venir bene, non c'è verso.
MANI FERME, quella che stende deve avere il gomito appoggiato, quella su cui viene steso deve essere aperta a ventaglio su un piano rigido.STROFINARE LA BOCCETTA TRA LE MANI prima dell’applicazione: serve per dargli la giusta intensità, evitare grumi o che sia troppo denso.APPLICARLO PRIMA SULLA PUNTA e poi passare al centro e infine all'esterno dell'unghia. Tre passate verticali (una per lato) sono la quantità giusta.
PASSARE LA PROTEZIONE, se non lo fai, la punta si sbecca a guardarla.METTI LE MANI NEL FREEZER o in una ciotola con acqua gelata. Non usare phon.
ConclusioniHo fissato un appuntamento per sabato...e non è un post sponsorizzato, la cover la devo tutta a Mimma e Dru