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Una Mappa X 2. Seconda cinerecensione by MdT

Da Motociclistidatavola
Seconda puntata delle nostre cine-recensioni. Ripartiamo da qualcosa di cui abbiamo già parlato e ci ritorniamo con le parole usate allora....aggiornate. Il film in questione è un documentario, si intitola "1mappa per 2" e racconta la storia di due coraggiosi Emiliani che nel 1957 intrapresero il giro del mondo in moto.
La storia. Nel 1957 il giovane pilota Tartarini ha un contratto con Ducati per correre in moto ma non lo può più onorare per via di un grave infortunio che gli impedisce di avere il nulla-osta dei medici. Vuole lo stesso provare ad onorare il contratto e propone a Ducati di compiere qualcosa di incredibile per esaltarne la grandezza.Risultato: primo giro del mondo mai fatto in sella a delle moto.Compagno di viaggio l'amico Monetti. I due ragazzi partirono da Bologna nel settembre del 1957 su due prototipi Ducati portandosi dietro una videocamera. I tempi erano altri e mettere in strada due prototipi era più facile, immaginate cosa sarebbe oggi girare con due moto non in produzione ma assemblate ad hoc. Credo che allestire tutta la documentazione sarebbe quanto meno brigoso. Interessante anche l'evoluzione del concetto di moto, una volt ail cuore unico era il motore, tutto il resto era poco più che una grozza bicicletta e non creava problemi di manutenzione. Adesso i motori sono una componente importante della moto...ma comunque una componente. Partire per un viaggio espone la moto a mille problemi che non necessariamente si riconducono al propulsore.
Incredibile il fatto che nel 1957 riuscissero a documentare con una telecamera. Adesso ormai si trovano filmati girati con le GoPro anche di fantastiche gite fino alla gelateria dall'altra parte della strada, con montaggi e stacchi scenografici da far paura accompagnati da colonne sonore incalzanti....nel 1957 circolavano un po' meno action-cam.Il docufilm, per farla breve, racconta questa impresa miscelando immagini dell'epoca e immagini di interviste attuali fatte ai due partecipanti. 

Una Mappa X 2. Seconda cinerecensione by MdT

una delle due moto dell'impresa.

Cosa dire, 70 minuti bellissimi. Ci sono tantissime emozioni, il film è avvincente, avventuroso, divertente (i due protagonisti sono di una simpatia incredibile e le loro interviste sono da lacrime agli occhi per le risate) e molto profondo.I due protagonisti, sempre con un tono molto divertente, ripercorrono un viaggio in cui affiorano anche valori come il rispetto e l'onestà che sarebbe bene aver sempre a mente. Parlano della loro amicizia con un'onestà incredibile. Potrebbero esaltarsi narrando gesta e miracoli ed invece ci trasmettono una dimensione estremamente umana della loro esperienza non tacendo difficoltà ma anche fastidi. La convivenza non è sempre facile e non tacciono difficoltà e momenti in cui avevano bisogno di un po' di isolamento.Io sono molto grato a Montanari e Caracciolo (i due registi) per aver “salvato” una storia così, per averle dato nuova luce e averla rimessa in circolo. Questo perchè dentro, nelle immagini originali, non c'è solo un'impresa, c'è una fetta di storia che appartiene ai nostri padri o ai nostri nonni e che è bello rivedere; è bello rivedere quando anche in officina, sotto la tuta o il camice, si stava con la camicia, rigorosamente. E' bello ritrovare anche la leggerezza di certi momenti in cui c'erano mille difficoltà ma tanta voglia di leggerezza e spensieratezza (forse perchè la guerra era ancora un ricordo diretto e non un racconto sfumato). Era un'altra Italia, un'Italia cui è sempre bello guardare.Tecnicamente il docu-film mi pare ben fatto ma io ci capisco ancora meno che di moto.Però le musiche sono sempre un supporto di colore, le immagini sempre suggestive e anche le scelte di montaggio mi sono sempre sembrate all'altezza. Cioè quando si ha per le mani una storia come questa e si scopre di avere due protagonisti che sono ancora due personaggi di una lucidità e di una simpatia unica, fare una boiata sputtanando tutto per cercare di essere ancora più speciali di quello che si ha è un attimo. Alcune volte, quando abbiamo qualcosa di ottimo esserne all'altezza vuol dire accompagnarlo con discrezione. Ecco i due registi sono stati in grado di prendere due ingredienti eccellenti e di metterli insieme con eleganza e discrezione.Ah, il il DVD l'ho preso e l'ho anche fatto autografare da Monetti; col senno di poi avrei voluto farlo autografare anche dai due registi ma, proprio come nel film, si sono fatti da parte, accompagnando con eleganza.Il consiglio è di reperire il film e di guardarlo. Guardarlo da mille punti di vista: è un documento storico dell'Italia del dopoguerra (era finita da meno di 15 anni....15 anni fa era il 2000, per darvi un raffronto di quanto fosse ancora vicina); è il racconto di un'impresa storica che porta i colori Italiani in alto, sia dal punto di vista umano che tecnico; è una carezza emotiva, perché due giovani in viaggio assieme che un po' crescono assieme è molto delicato; è una storia di moto, di viaggi, di pericoli, insomma è avvincente. Per chiudere, motivi per vedere il film ce ne sono mille, sceglietene anche solo uno ma guardatelo

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