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La marcia dovrebbe riunire i sans papiers (persone senza documenti) provenienti da 28 paesi della comunità europea, per convergere al Parlamento Europeo di Strasburgo al fine di reclamare ai deputati una soluzione a favore della regolarizzazione globale di tutti i sans papiers., capaci di orientare gli Stati membri nella loro politica di immigrazione per glia anni a venire.
La crisi economica e sociale tocca principalmente le popolazioni più precarie di cui fanno parte i sans papiers. Dappertutto, l’affermazione dei politici è rigore, severità e anche crescita. La severità, i sans papiers la conoscono.
La crescita, hanno dimostrato da generazioni che gli era indispensabile partecipando attivamente alla costruzione delle economie nazionali in particolare nei settori chiave dove la loro mano d’opera è necessaria e metodicamente ricercata (costruzioni, restaurazione, pulizia….). E’ il nome di questa attività economica di fatto, perché gli sembra giusto quindi di poter vivere pienamente e dignitosamente la loro vita privata e familiare, che i sans papiers verranno a chiedere a Strasburgo che sia riconosciuta la loro esistenza sociale di diritto nella Comunità Europea.
Questa marcia europea è innanzitutto diretta contro le leggi di repressione (arresto, ritenzione e, espulsione) di cui gli stati europei si sono dotati, dopo la creazione dello “Spazio Schengen” per trattare la questione dell’immigrazione. Il livello di applicazione di queste leggi essendo stato dopo qualche anno rivisto dato l’aumento degli Stati, in primo luogo la Francia. È tempo per gli immigrati di suonare l’allarme ai livelli più alti della sovranità in Europa, conosciuta anche come il parlamento di Strasburgo.
Ma questa marcia è anche organizzata per depositare ai deputati un quaderno di reclami accompagnati da proposte partorite dall’esperienza della dura condizione dei sans papiers e dei loro lutti, una riflessione collettiva cghe si può far risalire storicamente con l’occupazione e l’espulsione della chiesa Sain Bernard a Parigi nell’agosto 1996.
Tra i reclami : l’arresto dei controlli fisionomici, la chiusura dei centri di ritenzione, la fine dell’espulsione programmata e calcolata.
Per quanto riguarda le proposte: liberazione della carta dei dieci anni per tutti, solo un unico titolo di soggiorno che permette di impegnarsi in un progetto praticabile di integrazione e in ugual modo loa creazione di commissioni tripartite (prefettura, consolato, delegazione dei sans papiers), istanza capace di mettere in opera il movimento ragionevole e giusto delle regolazioni e di impedire la brutalità delle espulsioni.
L’annoi 2012 è per un certo numero di stati un anno di rinnovamento del personale politico. La marcia avrà cura di ricordare a livello europeo che gli immigrati e i sans papiers vogliono che la loro situazione non sia strumentalizzata per fini elettorali, anche se non si fanno illusioni sulla loro capacità di impedirlo.
Ma con la marcia ricorderanno a tutti i cittadini europei che loro lavorano quotidianamente con milioni di uomini, donne e bambini che non chiedono altro che partecipare alla vita comune assumendosi tutti gli obblighi e doveri (imposte, tasse, disoccupazione, costi alti di affitti..), quand'anche non si trovino in una situazione di reciprocità dei diritti spettanti per il solo fatto di essere nati altrove. La marcia europea dei sans papiers non chiederà al parlamento di Strasburgo l’accesso alla cittadinanza europea - anche se possiamo immaginare che questo sia l’avvenire e il futuro dell’Europa di poter avanzare in questa direzione - ma se non altro per ottenere, a breve o medio termine, i diritti elettorali e di eleggibilità.
La marcia dei sans papiers sarà innanzitutto una marcia per la memoria. Ricorderà che l’immigrazione, nel XX secolo, ha fornito degli eserciti interi di soldati e lavoratori che sono morti combattendo, o lavorando per fare le democrazie europee tra le due guerre mondiali e per lo sviluppo industriale del secolo scorso. La marcia dovrà rendere omaggio a questa eredità facendo tappa nei luoghi emblematici (Verdun) dove morirono nelle trincee e tra le mine, i bisnonni, i nonni e i padri dei sans papiers di oggi. Sarà una marcia contro l’ingiustizia delle discriminazioni e delle ineguaglianze che colpiscono di più le popolazioni straniere, e più largamente tutti gli strati precari del popolo europeo.
E’ così che la marcia dei sans papiers si dovrà presentare e dovrà essere compresa come una marcia di solidarietà con l’insieme della società che non vuole più una società che dà sempre di più a chi ha già tutto e sempre meno a chi non ha niente. Sarà una marcia transfrontaliera a vocazione internazionalista. Ed è per questo che arriverà a Strasburgo facendo tappa a Schengen in Lussemburgo, per dire quanto l’Europa dopo gli accordi cosiddetti di Schengen ha tradito la sua missione emancipatrice dei popoli.
Sarà infine una marcia di lotta. Il coordinamento 75 dei sans papiers sa per esperienza che non è sufficiente chiedere giustizia per ottenere i diritti, che non è semplicemente con un lancio di dadi che si abolisce l’ordine esistente, che solo con la lotta paziente, lunga, determinata, rinnovata si può ottenere la mobilitazione di tutta la società per un cambiamento radicale. E’ il valore, la necessità e l’efficacia della lotta che la marcia vorrà ricordare.
Così, il coordinamento 75 dei sans papiers, chiama tutti i collettivi dei sans papiers, i cittadini europei, gli indignati, i pensionati, gli studenti, le associazioni, le parti politiche e i sindacati a unirsi a noi per sostenere, ciascuno a proprio modo, la marcia europea dei sans papiers che si terrà nel mese di febbraio 2012.
Per tutte le informazioni, riguardo la partecipazione alla marcia europea di febbraio 2012, contattare:
marche.europé[email protected]
SISSOKO Anzoumane: 0626770402, ordinatore del CSP 75
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