Una mattina - Ludovico Einaudi
Il fatto che il tempo a nostra disposizione sia sempre troppo poco, troppo poco per fare qualsiasi cosa, dal rimettere a posto casa al telefonare ad una persona cara che non sentiamo da tanto, è purtroppo solo una mera giustificazione.
E' amaro ammetterlo ma è così.
La nuda verità è che non vogliamo fermarci.
Perché solo così ci sentiamo protetti dal dolore.
Fermarsi a pensare, ad ascoltare, a guardare, a sentire quello che proviamo. Troppo doloroso.
Non voglio fermarmi ed ammettere che sto attraversando quella parte della mia esistenza in cui la vita mi toglie più di quanto sia in grado di donarmi; non voglio guardare i miei genitori acciaccati e stanchi di più ogni giorno che passa; non voglio vedere mia figlia che cresce in fretta ed in un lampo non sarà più mia, e forse anzi è così, mia non lo è mai stata; non voglio guardare il mio volto al mattino, stropicciato come un origami e contare una piega in più che non so come stirare.
Eppure succede.
Succede che una mattina ti ritrovi sola in casa, nel silenzio di una luce baluginosa seduta al tuo tavolo davanti ad una tazza di te.
Nessuno con te, solo il tuo respiro lento.
E capisci che finalmente sei ferma, anzi, prima di te lo capisce il tuo pensiero, perché mille parole si precipitano nella tua testa, riempiono quello spazio che pensavi vuoto, lo colmano e premono, prima nella testa e dopo dentro il petto urlando di uscire.
In un attimo tutto è chiaro.
Basterebbe fermarsi almeno una volta al giorno ed ammettere la propria fortuna.
Perché non è mica peccato mortale sentirsi fortunati e felici.
Non è che solo perché una ammette dentro di sé la propria felicità si rischia di essere puniti dal cielo.
Il semplice fatto di non riuscire ad ammetterlo, ci fa diventare amari, egoisti, superficiali, piccoli esseri infelici.
Siamo infelici perché non ammettiamo la nostra felicità.
Solo perché non abbiamo il tempo di fermarci a contare le cose belle della nostra vita, a guardarle, toccarle, a farci ricordare che siamo fortunati.
Ancora una volta basterebbe un unico pensiero: sono qui, oggi.
Chi come me ama profondamente la musica di Ludovico Einaudi, proverà probabilmente la mia stessa emozione ascoltando i suoi pezzi, il suo tocco lieve sui tasti di quel pianoforte.
I pezzi di Einaudi sono viaggi.
La sua musica riesce così fortemente a suggestionarmi che la mia mente parte a volo di gabbiano e sorvola oceani, foreste secolari, deserti viventi, ghiacciai, metropoli illuminate, laghi lucidi come specchi, notti buie come la pece ed albe piene di speranza.
La sua musica è suggestione pura, incalza la mia anima a provare emozioni molto profonde e tutte conducono ad un viaggio dentro me stessa.
Una musica intensa e bella mi fa salire le lacrime agli occhi.
Einaudi riesce a farmi piangere.
Ritorno a parlare di Siena & Stars e del suo Contest per ricordare a tutte voi che scadrà il prossimo 17 luglio, poco più di una settimana, e sono certa che molte ricette arriveranno allo scoccare della mezzanotte.
Siete tutte Cenerentole, lo so!
Dedico questo piatto alla musica di Einaudi: un semplice piatto di pasta con zucchine chiare, fiori di zucca, taggiasche e burrata perché nella musica di Einaudi c'è semplicità, gentilezza, note dolcissime spesso chiuse nell'amarezza di un modo minore. Un piatto facile, scorrevole com'è l'ascolto della sua musica, che ti lascia con un senso di lieve fame perché vorresti ascoltarne ancora e ancora. E di questa pasta vorrai chiederne il bis.
Ingredienti per 4 persone
320 gr di Fusilli (io Garofalo)
3 zucchine chiare medie
8 fiori di zucca
200 gr di burrata freschissima
50 gr di olive taggiasche
4 filetti di acciughe sott'olio
1 spicchio d'aglio
un ciuffetto di foglie di menta fresca
Olio extra-vergine Riviera Ligure DOP
sale - pepe
Mettete l'acqua a bollire in una casseruola capiente e salatela.
In una padella antiaderente tipo wok, fate sciogliere i filetti di acciuga in 3 cucchiai d'olio ed insaporite con lo spicchio d'aglio senza fare soffriggere.
Tagliate le zucchine a bastoncini.
Eliminate il pistillo dai fiori di zucca e puliteli delicatamente con un panno. Tagliateli a strisce piuttosto grandi.
Una volta sciolta l'acciuga ed insaporito l'olio, versate le zucchine e fatele saltare per 5/7 minuti. Dovranno cuocere ma restare comunque croccanti.
Aggiungete le olive taggiasche snocciolate e tagliate grossolanamente, e per finire i fiori di zucca. Aggiustate di sale e pepe e spegnete.
Cuocete i fusilli nell'acqua bollente e scolateli conservando un po' di acqua di cottura, ancora al dente.
Versateli nel wok e fate saltare la pasta qualche istante, aggiungendo le foglioline di menta tagliate sottili e l'acqua di cottura se necessario.
Impiattate e distribuite la burrata ridotta a straccetti su ogni piatto. Servire immediatamente irrorando con un filo d'olio Riviera Ligure DOP.
VI ASPETTO AL CONTEST I PIATTI DELLE STARS
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