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Una mente divisa

Creato il 03 settembre 2012 da Patuasia

Una mente divisaL’uscita infelice del signor Attilio Fassin che propone una soluzione più degna di un Australopithecus afarensis che di un uomo del 2000 d.C. e cioè quella di prendere a fucilate le ghiandaie accusate di distruggere i raccolti di mele con l’offerta di cassette gratis (cadaveri in cambio di frutta!), nasconde in sé una verità più complessa. Verità che si riassume in una parola: schizofrenia. Il Popolo senza cervello, cerca disperatamente di crearsi un’immagine unitaria, ma lo sforzo puntualmente fallisce proprio perché privo di quella idea comune e condivisa del proprio sé. Il territorio valdostano è diviso in feudi-assessorati sotto la protezione-controllo di un monarca assoluto; ognuno lavora per portare a casa più privilegi e voti possibili che possano soddisfare le proprie esigenze che sono anche quelle del monarca: l’unità viene interpretata solo in questo modo. Le inevitabili incoerenze che si vengono a creare sono ascrivibili a questo grave disturbo della personalità collettiva. Una mente divisa. E’ infatti possibile permettere la costruzione di centraline dentro o ai confini di un’area protetta? E’ ammissibile che una Regione che vuole darsi un’anima ecologica voglia a tutti i costi costruire un pirogassificatore? E’ logico che un popolo che vanta una storia secolare possa dismettere un patrimonio storico come quello di Cogne? Gli esempi sono molti per ultimo si aggiunge quello di una cooperativa, la Cofruits di Saint-Pierre, che da un lato pubblicizza la salute delle sue mele e dall’altro le macchia di sangue. Pensiero confuso quello valdostano. Una perdita progressiva di identità che sfocia sia nella catatonia sia nel delirio di persecuzione. Sintomi da schizofrenia che si presentano puntualmente nelle dichiarazioni dei nostri politici e dei nostri amministratori. Il mutismo che ne segue è l’ulteriore prova.


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