Posso perdere una battaglia, ma non perderò mai un minuto.
Una frase che rappresenta con estrema esattezza una delle peculiarità dell'Imperatore: l'instancabile attivismo.Napoleone non si stancava mai di lavorare.
Dalle prime ore del mattino la sia attività era incessante. Ordini, dispacci, riunioni: la giornata era scadenzata con un ritmo senza fine.
Il suo corpo non avvertiva stanchezza, ma il segreto del suo attivismo era tutto nella sua testa. Era la sua mente, infatti che riusciva a essere concentrata per un periodo di tempo lunghissimo, assolutamente superiore a ogni altro uomo.
Questo stato di "flusso" era tale che per lui era impossibile avvertire i segnali del proprio corpo.
Ore e ore di lavoro gli consentivano di giungere sempre al nocciolo di ogni questione. Ogni problema che gli si presentava veniva sviscerato, sezionato in ogni più piccolo particolare. Ciò gli dava indubbiamente un vantaggio soprattutto in campo bellico.
Spesso Napoleone sorprendeva i suoi avversari anticipandone le mosse, conoscendo prima le loro intenzioni. Questa abilità era soprattutto frutto di studio indefesso sulle carte, sui dati che aveva a disposizione.
La mente matematica di Napoleone era tale che riusciva a mettere insieme tutti i pezzi che aveva, come in un enorme puzzle e alla fine il quadro d'insieme gli era chiaro più che agli altri.