Scotstoun Stadium (Glasgow) - I Warriors vincono la gara di andata dell'InterCity derby scozzese, lasciando Edinburgh a secco e mettendosi in ottima posizione per conquistare la 1872 Cup per il sesto anno consecutivo. I quattro punti raccolti oggi, oltretutto, consentono ai Glaswegians di chiudere il 2014 ai primi due posti della classifica celtica, risultato in linea con le aspettative di un ambiente che, dopo le buone cose viste nella scorsa stagione, culla sogni malcelati di vittoria in Pro12. La gara, noiosa e a tratti molto nervosa, è stata decisa dalla bella avanzata di Sean Lamont - ispirata da un passaggio al piede di Weir - chiusa dalla meta di Josh Strauss.
Per Edinburgh, invece, una gara un po' troppo incolore per pensare di uscire dallo Scotstoun con qualche punto; il troppo nervosismo nei momenti-chiave è costato carissimo e se i ragazzi di coach Solomons vorranno ribaltare il risultato, venerdì prossimo, dovranno in settimana lavorare duro sugli errori commessi oggi.
Punti importanti, onore, la 1872 Cup, ma prima del calcio d'inizio tutto il pubblico dello Scotstoun ha ricordato le vittime del terribile incidente occorso nel centro di Glasgow lunedì scorso, quando un camion "impazzito" ha seminato il panico uccidendo sei persone.
Non ci sono cambi nei XV comunicati alla vigilia dai due head coach, con entrambe le squadre che partono subito forte. Edinburgh parte un po' meglio, perché gli avanti dei Gunners si fanno subito sentire in chiusa, vincendo la prima scrum della gara, e nei raggruppamenti, mettendo sotto pressione la difesa avversaria. Bresler ha qualcosa da dire a Wilson, poco prima che il direttore di gara assegni la seconda punizione al club della capitale, che il mediano di mischia Hidalgo-Clyne converte nei primi tre punti del match.
I Warriors, dopo dieci minuti un po' difficili, iniziano ad alzare il baricentro, quando anche i loro avanti entrano in partita, ma al quarto d'ora la gara si incattivisce improvvisamente; Ford e Kellock vengono quasi alle mani, Bresler (ancora) e Wilson si scambiano cortesie, con Clancy costretto ad intervenire per calmare gli animi. Il direttore di gara punisce il nervosismo del tallonatore di Edinburgh - risparmiandogli, però, un giallo che sarebbe stato anche meritato - e assegna una punizione poco fuori i 22m dei Gunners, che Weir si incarica di calciare tra i pali.
La gara, adesso, è davvero nervosa. Nell'azione successiva, Cuthbert colpisce van der Merwe con la spalla, lasciando il canadese a terra; Clancy non interviene, ma quando si entra nel secondo quarto di gioco gli animi sono davvero surriscaldati.
È un derby molto sentito e, quest'anno, forse con un livello di tensione maggiore degli ultimi incontri; i risultati positivi raccolti recentemente dai Warriors hanno messo un po' in ombra i rivali, che oggi vogliono decisamente tenere fede alle parole della vigilia e cercare una sorta di rivincita sui Glaswegians anche in ottica nazionale, dal momento che il 6 Nations è ormai alle porte.
Entrambe le squadre, dopo un buon avvio, sembrano adesso un po' bloccate; moltissimi errori, poca velocità in fase di impostazione del gioco e troppa indisciplina a stroncare sul nascere i tentativi di avanzamento sono i tratti salienti di almeno un quarto d'ora di gioco, almeno finché i Warriors non entrano nei 22m avversari; tre punizioni consecutive portano i Glaswegians vicinissimi alla linea di meta avversaria ma un po' la difesa di Edinburgh, un po' la poca determinazione dei padroni di casa impediscono loro di rendersi davvero pericolosi. La difficoltà dei Warriors è palesata dalla scelta di andare per i pali con Weir da quaranta metri, dopo aver conquistato una punizione in un'azione nata da un brutto errore di Tonks - che non trova la touche da buona posizione.
Tuttavia, il calcio di Weir è preciso e rompe, finalmente, lo stallo.
Poco dopo, infatti, i Weegies vanno in meta con Josh Strauss, perfetto nel sostegno a chiudere un'azione avviata da Sean Lamont che rompe il placcaggio di Tom Brown prima di servire Pyrgos sulla fascia destra d'attacco. Weir trasforma per il massimo vantaggio, 13-3, con cui si chiude la prima frazione.
Poco spazio allo spettacolo, gara molto fisica decisa dagli episodi e dal calo di intensità di Edinburgh a cavallo della mezz'ora, ma che resta comunque apertissima.
Si riprende senza cambi, ma dopo soli due minuti Solomons inserisce Heathcote al posto di Cuthbert, spostando Tonks estremo; i Warriors beneficiano dell'inerzia con cui sono andati a riposo e continuano a spingere ma non sembrano ancora in controllo della gara. I ritmi restano troppo bassi ed Edinburgh, se riuscirà a non concedere altri punti agli avversari, ha davvero più di qualche chance di tornare in partita. I Gunners buttano nella mischia anche Nel - per Andress - e McInally - per Grant - per cercare, con forze fresche, di resistere alle avanzate dei padroni di casa in una gara che, per come è ripartita, sarà molto probabilmente decisa dagli episodi - e dall'indisciplina.
Edinburgh impiega dieci minuti, passati tutti a difendersi, prima di riuscire a superare la metà campo e arrivare nei 22m avversari, ma grazie ad uno spunto di Tonks trova la punizione che il piede del neo-entrato Heathcote trasforma nei primi punti della ripresa.
Townsend capisce che i suoi sono un po' in difficoltà e si affida alla panchina, inserendo Welsh e Holmes nel pack e l'idolo del pubblico, Niko Matawalu, per dare vivacità e imprevedibilità alle giocate. Poco dopo, Rob Harley è il primo giocatore, quest'oggi, a lasciare il campo per infortunio sostituito dal fijiano Nakarawa. L'uscita dal campo del flanker mette i Warriors un po' in difficoltà e, in vista del prossimo 6 Nations, lascia anche Vern Cotter con qualche problema.
Nonostante i numerosi cambi apportati, la gara continua a scorrere su ritmi molto bassi e aspetta ancora la scossa, l'invenzione personale o l'evento che, quando siamo ormai oltre l'ora di gioco, possa segnarne le sorti.
Il direttore di gara, Clancy, diventa il protagonista della gara; prima vede un placcaggio alto di Toolis a metà campo, dando il vantaggio ai Warriors e lasciando proseguire l'azione salvo poi annullare una meta di Matawalu perché ravvisa, sbagliando, l'ultimo passaggio avanti. Lo show si chiude con l'assegnazione della mischia in favore dei Gunners, considerando il vantaggio acquisito.
Edinburgh commette un'irregolarità nell'azione successiva, dando a Weir la possibilità di riportare i suoi oltre il break a dieci minuti dalla fine. Si continua a giocare nella metà campo dei Gunners, con i Warriors che si rendono pericolosi ancora con Weir - che però sbaglia, stavolta, il calcio - e con un paio di avanzate che si fermano ad un palmo dalla linea di meta. Il risultato, però, non cambia più e i Warriors andranno al BT Murrayfield con 10 punti di vantaggio da difendere per conquistare la sesta "1872 Cup" consecutiva.
Glasgow Warriors 16Edinburgh Rugby 6
Score: 5′ Hidalgo-Clyne cp (0-3), 15′ Weir cp (3-3), 34′ Weir cp (6-3), 37′ Strauss m Weir tr (13-3); 52′ Heathcote cp (13-6), 69′ Weir cp (16-6).
Glasgow Warriors: 15. Stuart Hogg 14. Sean Lamont 13. Alex Dunbar 12. Peter Horne 11. DTH van der Merwe 10. Duncan Weir 9. Henry Pyrgos 1. Ryan Grant 2. Pat MacArthur 3. Euan Murray 4. Tim Swinson 5. Al Kellock (C) 6. Ryan Wilson 7. Rob Harley 8. Josh Strauss
Panchina: 16. Dougie Hall 17. Alex Allan 18. Jon Welsh 19. Leone Nakarawa 20. Tyrone Holmes 21. Niko Matawalu 22. Richie Vernon 23. Sean Maitland
Edinburgh Rugby: 15 Jack Cuthbert 14 Dougie Fife 13 Matt Scott 12 Andries Strauss 11 Tom Brown 10 Greig Tonks 9 Sam Hidalgo-Clyne 1 Alasdair Dickinson 2 Ross Ford 3 John Andress 4 Anton Bresler 5 Ben Toolis 6 Mike Coman (C) 7 Roddy Grant 8 David Denton
Panchina: 16 Neil Cochrane 17 Rory Sutherland 18 Willem Nel 19 Fraser McKenzie 20 Stuart McInally 21 Grayson Hart 22 Tom Heathcote 23 Phil Burleigh
HT: 13-3
Note: Cielo sereno, 3°C, vento assente. Dougie Fife entra in campo da solo per festeggiare la sua 50esima presenza con Edinburgh Rugby. Prima del match rispettato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'incidente di lunedì scorso a Glasgow.
Man of the match: Al Kellock (Glasgow Warriors)
Spettatori: 6945 (sold out)
Arbitro: George Clancy (IRFU)


